Dall’alto della sua posizione privilegiata, in cima ai monti della Daunia (Foggia), Motta Montecorvino appare come una bomboniera medievale nel cuore del paradiso turistico pugliese.
Appena 40 km la separano da Foggia, sopra il suo abitato si innalza la cima di Monte Sambuco e tutto intorno sono boschi ombrosi e ricchi di profumi. Una Puglia diversa, non lontana da quella ricca di sole e spiagge che ogni visitatore sogna e cerca. In meno di un’ora di strada, in automobile, si arriva al Parco del Gargano. Circa due ore, invece, occorrono per raggiungere il mare di Vieste.
Ci si potrebbe domandare, allora, come mai preferire Motta Montecorvino alle località più famose e spettacolari della regione. Questo paesino potrebbe essere una base insolita e originale per chi, in una vacanza, cerca anche serenità e silenzio, escursioni nel verde e pace interiore.
Le spiagge affollate e rumorose si possono comunque raggiungere con poco sforzo, così come le città d’arte più conosciute. Ma alla fine di ogni giornata di visite ed esplorazioni, si torna nella propria oasi di pace e ci si rigenera. Oggi scopriremo nel dettaglio cosa vedere a Motta Montecorvino e nei suoi dintorni.
Indice dei contenuti
- Storia di Motta Montecorvino
- Vicoletti e scalinate
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Quercia di San Luca
- I dintorni di Motta Montecorvino
- Conclusioni
Storia di Motta Montecorvino
Il primissimo abitato di Motta Montecorvino fu quello che oggi è il paese fantasma di Montecorvino. Il centro abitato nacque nel secolo XI intorno a una chiesa fondata da Sant’Alberto, presto circondata da altre strutture religiose e dalle case.
La cittadina iniziò lentamente a spopolarsi verso la metà del XIV secolo e subì il colpo finale cento anni dopo con il terremoto del 1456, che lasciò in piedi solo una torre. Gli abitanti in fuga fondarono altri villaggi a qualche chilometro dall’antico centro. Uno di questi fu chiamato Moxt (“il vicino”), da cui Motta.
Motta inizia quindi a esistere tra il Trecento e il Quattrocento, ma crebbe velocemente. Infatti già nel XVI secolo era riconosciuta come “universitas” (comune indipendente). Perseguitata dai problemi, la cittadina dovette affrontare nel tempo terremoti, epidemie, guerre, ma la posizione favorevole che conservava sulle montagne evitò lo spopolamento.
Alla popolazione conveniva rimanere a Motta, che nel XIX secolo aggiunse il nome “Montecorvino” al proprio. Gli abitanti di Motta divennero famosi nell’Ottocento per via del brigantaggio, fenomeno molto diffuso. Nel XX secolo, fu la guerra a lasciare traccia: nel 1944 qui si svolse una battaglia tra canadesi e tedeschi.
Il piccolo comune vive da sempre di agricoltura e allevamento, ma di recente ha anche sviluppato una timida industria turistica legata soprattutto all’escursionismo. I suoi boschi e i suoi monti attirano appassionati da ogni luogo della Puglia, e non solo. E vale davvero la pena esserci, specialmente in primavera e in estate, quando la natura è al massimo del suo splendore.
Vicoletti e scalinate
Il paese è già un monumento da ammirare e da vivere. Passeggiare per i vicoletti, per le scalinate e le piazzette, ammirare i suoi archi storici, tutto trasporta nel pieno del Medioevo.
Sarà come fare un salto indietro nel tempo e quasi vi aspettereste di veder spuntare un principe da ogni angolo! I monumenti cittadini sono pochi, ma molto ben curati.
Gli archi sono le bellezze principali da ammirare, mentre si esplora il centro storico.
Chiesa di San Giovanni Battista
Il cuore autentico del paese è la chiesa di San Giovanni Battista (XV secolo). L’edificio è stato restaurato nel corso dei secoli successivi, ma il campanile è rimasto intatto dal 1470 ed esprime infatti quello stile gotico tipico del tempo.
Il campanile di San Giovanni Battista va ammirato non solo perché è forse la costruzione più antica del paese, ma perché è tutto ciò che rimane delle antiche mura fortificate medievali.
Museo della Civiltà Contadina
In paese sorge un bel Museo della Civiltà Contadina che racconta, con oggetti e immagini, l’arte di lavorare la terra tipica della popolazione locale, e di tutti i monti della Daunia.
Un museo che pone al centro il lavoro della terra e, appunto, quello dei contadini che instancabili, hanno reso questo pezzo di Puglia quello che conosciamo adesso.
Quercia di San Luca
Un altro monumento di cui Motta Montecorvino va fiera non è un edificio ma una pianta, Quercia San Luca: questo magnifico albero che adorna il centro ha più di 200 anni!
Una sorta di monumento, situato proprio nel centro di Motta Montecorvino e che rappresenta una particolarità sicuramente unica nel suo genere e che merita quindi una visita.
I dintorni di Motta Montecorvino
La visita a Motta Montecorvino non termina con un giro nel cuore del borgo, ma continua anche fuori, nei dintorni immediati e distanti. Sembrerà un po’ assurdo, ma esiste un manufatto umano moderno che oggi, qui, è considerato un monumento: le antenne del Centro Trasmittente Monte Sambuco, uno dei più potenti ripetitori televisivi italiani, fondamentale per le trasmissioni della TV nazionale nel Meridione! Chi ama arrampicarsi sui monti potrà arrivarci lungo i sentieri che attraversano i boschi dei dintorni.
Le rovine di Montecorvino sono una visita obbligata, dopo aver ammirato Motta. Questo era il nucleo del paese originario, alcuni edifici risalgono all’anno Mille. Abbandonato e poi distrutto dal terremoto, di quel paese resta in piedi solo una torre normanna.
La forma semi diroccata della torre, che la fa sembrare un enorme trono, ha fatto sì che la gente la ribattezzasse: Sedia del Diavolo! Tutto intorno, tra l’erba, si possono ancora vedere le fondamenta delle antichissime case. Sono ancora visibili, tra l’altro, tracce delle primissime mura difensive edificate per proteggere i monasteri di Sant’Alberto.
A 40 km da Motta Montecorvino si può facilmente arrivare a Foggia, ammirarne i monumenti e usufruire dei servizi turistici della grande città. In due ore di macchina si raggiungono le spiagge del Gargano e si può inserire un tour balneare, durante un soggiorno a Motta, senza problemi! Sconfinando appena un po’, a 50 minuti d’auto dal paese, si entra in Molise e si può visitare Campobasso.
Conclusioni
Per arrivare a Motta Montecorvino prendete come punto di riferimento Foggia, come fareste per una vacanza sul Gargano.
In aereo si atterra a Bari necessariamente o a Pescara per poi raggiungere il nord della Puglia con treni o noleggiando un auto. A pochi km da Motta, infine, troviamo anche i comuni di Volturino e Pietramontecorvino che meritano senz’altro una visita se si è nei paraggi.
Per chi arriva in treno la stazione a cui scendere sarà quella del capoluogo di provincia. Da qui, poi, con i bus locali o con auto a noleggio si segue la strada per arrivare a Motta Montecorvino. In macchina, da Foggia, si arriva tramite la SS17 che si immette poi nella Provinciale 369. Per chi arriva da fuori Puglia, autostrada A14 uscendo a Campobasso-Lucera, quindi entrare nella tangenziale di Foggia per imboccare la SS17 verso Campobasso-Lucera-Motta Montecorvino.
Abbiamo scoperto assieme cosa vedere a Motta Montecorvino, un piccolo paese della Puglia ricco di storia e tradizioni. Non vi resta che preparare la valigia e partire alla volta di questo angolo del nostro stivale.