Piccolo comune del territorio metropolitano di Bari, Toritto, è un caratteristico borgo medievale sull’altopiano della Murgia. Oggi andremo alla scoperta di questo piccolo borgo, conosciuto soprattutto per le sue tipiche mandorle, e cercheremo di mostrarvi cosa vedere a Toritto e nelle sue immediate vicinanze.
Parte del territorio è compresa nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, all’interno del quale si trovano svariati terreni destinati alla coltivazione, in particolare uliveti e vigneti. La zona è inoltre spesso attraversata dalle transumanze dei greggi abruzzesi e nei dintorni della città è possibile ammirare le tipiche conformazioni carsiche del territorio della Murgia.
Toritto è piuttosto nota per la varietà di mandorle locali, oltre a diverse specialità gastronomiche tipiche. Nonostante le ridotte dimensioni, vi sono diverse testimonianze di vari stili architettonici, susseguitisi nei secoli della sua storia millenaria, per cui l’eleganza settecentesca delle strade si fonde con gli storici edifici medievali.
Indice dei contenuti
- Toritto: origini e storia
- Centro storico
- Chiesa della Madonna della Stella
- Chiesa matrice di San Nicola
- Curiosità su Toritto
- I dintorni di Toritto
- Conclusioni
Toritto: origini e storia
Le prime tracce di un insediamento nella zona di Toritto sono fatte risalire al V-IV secolo d.C., per via del ritrovamento dei resti di una necropoli risalente al periodo peuceta. In seguito a un lento decadimento, come accaduto per gli insediamenti limitrofi, si hanno notizie di un nuovo centro abitato durante il Medioevo.
La fondazione del Paese risale circa al IX secolo – sebbene la prima attestazione certa sia datata 1069 – sotto la dominazione normanna, durante la quale si sarebbe sviluppato il primo nucleo abitativo attorno al castello. Inoltre, un documento della diocesi di Bari conferma la presenza di una parrocchia nel 1171. Il nome è di etimologia incerta: sembra derivi dalla radice di torus («altura») o da tauretum («collina»), ma secondo una leggenda locale il nome si riferisce invece a un piccolo toro bianco, tanto che fu inserito nello stemma cittadino.
Nel XIII secolo, grazie all’influenza esercitata dalla vicina Altamura, Toritto godette di un notevole sviluppo, che portò tra le altre cose a un primo rifacimento del castello. Nei successivi secoli, il feudo di Toritto passò tra le mani di molti nobili; in particolare, la famiglia Della Tolfa, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo si occupò di rimaneggiare ancora il castello. Infine, tra il 1700 e il 1800 si definì l’assetto moderno dell’urbanistica cittadina: a rappresentare questa rimodulazione architettonica la cosiddetta strada dell’oliva (oggi via Ettore d’Urso), dai tipici marciapiedi larghi su cui si stendevano le mandorle al sole.
Centro storico
Il centro del paese è rappresentato da piazza Vittorio Emanuele II, anche detta piazza “vecchia”, essendo la più antica della città. Sulla piazza si staglia il Castello Marchesale, storica dimora dei feudatari locali risalente al 1167, dall’aspetto molto spartano. Nelle immediate vicinanze troviamo la Torre dell’Orologio, datata 1564, unica costruzione “laica” a scandire il tempo insieme ai campanili delle svariate chiese.
A proposito di chiese, ve ne sono ben dieci in questo comune di appena ottomila abitanti. Alcune di queste sono certamente degne di nota e presentano elementi architettonici di rilievo e dunque meritano una visita approfondita.
Chiesa della Madonna della Stella
La più antica di queste è la Chiesa della Madonna della Stella, costruita prima dell’anno 1092; dopo essere stata acquistata dal duca di Toritto nel XVI secolo e riedificata nel 1619, rimane tuttora proprietà degli eredi della famiglia ducale.
È invece di costruzione settecentesca la Chiesa della Madonna delle Grazie, dedicata alla compatrona della città.
Chiesa matrice di San Nicola
Altro edificio caratteristico è la Chiesa matrice di San Nicola, costruita nel Quattrocento sui resti di un tempio precedente all’anno Mille; fu poi ampliata nel XVII secolo e ricostruita completamente in seguito a un incendio avvenuto nel 1808.
Un’ultima costruzione molto peculiare che è possibile visitare a Toritto è la cosiddetta neviera, una particolare struttura edificata nel 1792 per raccogliere la neve durante i mesi invernali e utilizzarla in estate per preparare sorbetti.
Curiosità su Toritto
Oltre alle bellezze architettoniche del centro abitato, Toritto offre un gran numero di prodotti e specialità gastronomiche tipici. Tra queste, la Mandorla di Toritto rappresenta sicuramente un’eccellenza locale. Molto saporita con note di burro finali, la Mandorla di Toritto è un presidio Slow Food e viene coltivata per svariati motivi oltre l’alimentazione: le foglie sono un ottimo mangime per il bestiame, mentre i gusci si prestano alla produzione di carbonella e le loro ceneri sono un ottimo fertilizzante naturale.
È la mandorla preferita dei pasticceri per la sua consistenza e l’aroma intenso, ed è possibile gustarla nei tipici dolci di pasta di mandorle, ma anche in forma di croccanti o semplicemente tostate.
Come in tutto il territorio del barese, gli uliveti dominano il paesaggio; qui viene però prodotta una particolare varietà di olio extravergine d’oliva, ottenuta raccogliendo le olive circa 2-3 settimane in ritardo rispetto alla norma, in modo da aumentare la resa e diminuire l’acidità del prodotto finale.
Infine, tipica di Toritto è la cosiddetta cervellata, una salsiccia di carne mista preparata nelle macellerie locali da secoli secondo ricette e metodi tradizionali. Oltre ai tagli di carne più umidi, vengono aggiunti svariati condimenti e spezie come aglio, basilico e pepe, ma a rendere la cervellata assolutamente unica è l’aggiunta di formaggio pecorino locale. Questa lunga salsiccia viene poi insaccata in budello naturale e assume la tipica forma arrotolata.
Tra le varie celebrazioni religiose, tipiche della zona, vi è la festività della Madonna degli Angeli di Quasano (unica frazione di Toritto). La caratteristica principale di questa festa è la sua longevità: le celebrazioni, risalenti persino al XVII secolo, si protraggono infatti dalla fine del mese di aprile, per tutto il mese di maggio (notoriamente dedicato al culto mariano) per poi concludersi con una serie di eventi nelle prime settimane di giugno. I più particolari tra questi sono la sfilata di trattori addobbati, di cui una giuria nomina un vincitore, e la distribuzione delle panelle, ossia del pane, ai devoti.
I dintorni di Toritto
Toritto si trova a poco più di 20 chilometri da Bari ed è raggiunta da diverse strade provinciali e statali, che la collegano alle città limitrofe, quali Altamura e Grumo Appula. Inoltre, la stazione ferroviaria sulla tratta Bari-Matera collega il comune con la Basilicata.
Toritto è immersa nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le zone rurali che la circondano offrono un caratteristico scorcio di paesaggio pugliese, dominato da ampi terreni dedicati alla coltivazione. Inoltre, poco fuori dal centro abitato, si trovano alcune manifestazioni tipiche della natura carsica del territorio della Murgia.
È infatti possibile vistare il Pulicchio di Toritto, una dolina di 10 metri di profondità e 50 di diametro situata in direzione di Altamura, oltre alla Grotta di San Martino, un piccolo complesso di gallerie naturali con conformazioni calcaree e cristalline, simile alle più note Grotte di Castellana.
Conclusioni
Come abbiamo avuto modo di scoprire assieme, Toritto ha sicuramente molto da offrire ed è uno dei borghi più belli della Murgia. Nelle vicinanze, inoltre, troviamo altri centri urbani da scoprire come ad esempio Bitritto, Bitetto o Palo del Colle, giusto per citarne alcuni.
Raggiungere Toritto, dal suo capoluogo di Provincia ovvero Bari, è molto semplice. Basta percorrere la SS96 in autovettura per raggiungerla nel giro di 25 minuti. Esistono, inoltre, molti collegamenti che permettono di raggiungere Toritto attraverso i mezzi pubblici.
Il nostro viaggio a Toritto termina qui. Abbiamo visto assieme cosa vedere a Toritto senza tralasciare i suoi immediati dintorni. Non vi resta che partire alla volta di questo borgo di Puglia.