In provincia di Bari, sull’altopiano delle Murge, troviamo un paese chiamato Gioia del Colle, conosciuto come Gioia. Il Comune dell’hinterland barese sorge su una collina, alta poco meno di 400 metri, situata a metà strada tra Mar Adriatico e Mar Ionio.
Il luogo è pieno di zone verdi, in particolare l’oasi del WWF chiamata il Bosco Romanazzi, nella zona di una cava artificiale in disuso del Monte Rotondo, e aree di scavi archeologici. Per la distanza dal mare, almeno una volta all’anno Gioia del Colle viene imbiancata dalla neve, mentre in estate il clima risulta caldo e umido.
Oggi partiremo per un viaggio ideale alla scoperta di questo luogo che si trova proprio a cavallo tra la provincia di Bari e quella di Taranto. Scopriremo assieme cosa vedere a Gioia del Colle e nelle sue immediate vicinanze, soffermandoci anche su feste e sagre che rendono unico questo posto. Buon viaggio.
Indice dei contenuti
- Origini e storia
- Centro storico
- La Distilleria Cassano
- Feste e Sagre a Gioia del Colle
- Nei dintorni di Gioia del Colle
- Conclusioni
Origini e storia
Le origini di Gioia del Colle risalgono al Medioevo, intorno al 1000, e sono legate alla famiglia bizantina, Joannakis, proprietaria del castello intorno al quale si sviluppò l’intero centro abitato. Molti archeologici, durante gli scavi e i vari ritrovamenti, affermano che nel 700 a.C. esisteva già un villaggio di antichi greci sul Monte Sannace.
Le civiltà che hanno caratterizzato la vita e il percorso storico di Gioia del Colle, a differenza di altri paesi della zona, risultano essere molto eterogenee: non esistevano ricchi e contadini, ma vi erano varie classi sociali ed economiche, dai nobili ai poveri, dagli artigiani, manifatturieri, ai latifondisti. Il castello, ricostruito più volte, divenne residenza di Francesco II di Svevia, luogo di sosta durante le battute di caccia nella zona.
I successivi proprietari, tra il 1600 e il 1800, lo resero meno fortezza e più immobile nobile. Esiste una curiosa leggenda che narra la storia che lega il nome Gioia del Colle alla cittadina pugliese. Pare che una nobil donna, di passaggio in quella zona, perse i suoi gioielli e tra questi c’era una preziosa collana. Il ritrovamento di quest’ultima, diede il nome di Gioia del Colle al luogo di ritrovamento.
Altro fatto storico da ricordare, è il famoso eccidio di Marzagaglia, avvenuto nel 1920 subito dopo la prima guerra mondiale: il primo giorno di luglio vennero uccisi sei braccianti agricoli e il giorno seguente, per tutta risposta, furono ammazzati tre possidenti terrieri. Il razionamento della farina e la disoccupazione del dopoguerra furono alla base di questo evento; lo scontro tra proprietari e contadini, già aspro, divenne un grave problema sociale nel cosiddetto periodo rosso d’Italia.
Centro storico
Il centro storico di Gioia del Colle è caratterizzato dai suoi “Archi”. Nonostante le abitazioni abbiano subito diverse trasformazioni e ristrutturazioni, alcune sono rimaste inalterate nei secoli; tra queste, appunto, gli Archi che fungevano da ingresso alle corti, piazzali che racchiudevano l’accesso a varie abitazioni di proprietà di un unico nobile.
Il portone, in legno o metallo, oggi non più presente, indicava la funzione difensiva affiancata a quella fornita dalle mura di cinta. I cinque archi più grandi, sono: Arco Cimone, Arco Nardulli, Arco Costantinopoli, Arco Mastrocinto, Arco San Nicola.
Ognuno di essi con caratteristiche diverse, costruiti in epoca diversa, di cui il più antico è il San Nicola che funge da ponte di passaggio tra due abitazioni. Molti sono le architetture religiose presenti a Gioia del Colle, possiamo contarne circa 15 in uso, oltre ad altrettante confraternite e Pie associazioni.
La Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore eretta da Riccardo Siniscalco d’Altavilla nell’XI secolo, inizialmente dedicata a San Pietro, fu distrutta diverse volte, prima da un incendio, poi da un terremoto, in anni più recenti dal crollo del campanile. Resta, comunque, la più importante per gli affreschi e la presenza della cripta di sepoltura del principe Carlo III De’ Mari, signore di Genova, erede di una delle famiglie proprietarie del castello, nel corso dei secoli.
Il castello normanno-svevo, delimitato in origine dalle quattro torri angolari, è l’edificio civile di maggior interesse di Gioia del Colle, infatti ospita il Museo archeologico nazionale; oggi, di torri ne restano soltanto due. Di rilevante importanza è il Parco archeologico di Monte Sannace.
La Distilleria Cassano
Gioia del Colle, come la maggior parte dei borghi antichi della Puglia, è conosciuta anche per alcune note curiose e caratteristiche. Per esempio, una delle cose per cui è famosa, di certo, resta la produzione di vinicola.
In particolare, la storia della Distilleria Cassano merita un approfondimento. La produzione di vini di Gioia, nel tempo, fu veicolata in larga parte verso la Francia, e quando vennero emanate leggi protezionistiche, alla fine dell‘800, notevoli quantità di vino rimasero invendute. Paolo Cassano, proprietario di una masseria, per ovviare a questa chiusura del mercato francese, fece installare una distilleria nella sua masseria e iniziò a distillare il vino in eccesso per produrre cognac. Nacque così il Fides Cognac Italiano, il famoso cognac prodotto a Gioia del Colle.
L’attività di Cassano andò a gonfie vele per circa venti anni, poi l’epidemia di fillossera che colpì i vigneti pugliesi, e l’aumento delle tasse per i produttori di cognac segnò il destino della distilleria. Questa divenne proprietà della famiglia Taranto che la cedette per farla diventare un ospedale.
In seguito, dopo numerose traversie, l’ex distilleria venne riconosciuta, dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, un esempio pionieristico dell’industria pugliese, e per la sua importanza storica fu iscritta nell’elenco dei beni monumentali e ambientali con decreto di vincolo nel 1992. Nel 2006, la distilleria venne ristrutturata e, oggi, ospita spesso mostre e sagre.
Altra nota curiosa di Gioia del Colle è legata al cinema. Nel paese, e nelle zone circostanti, sono stati girati alcuni film famosi: “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini (1964), “Terra bruciata” con Raoul Bova, Giancarlo Giannini, Michele Placido (1999), “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone (2014).
Feste e Sagre a Gioia del Colle
Il calendario di feste e sagre di Gioia del Colle è molto ricco, tra le più importanti ricordiamo: la Sagra della mozzarella, che si tiene in agosto, ed è dedicata alla produzione del prodotto caseario che ha ottenuto il marchio d.o.p. a livello europeo.
A margine della sagra della mozzarella, nel 2007, segnaliamo un evento che per una pura formalità non è entrato nel “Guinness world record”: la treccia di fior di latte più lunga del mondo, ben 100 metri. Altri eventi da segnalare sono: la Festa di San Filippo Neri, a maggio; la Festa di San Rocco, ad agosto; il Palio delle Botti, sempre ad agosto; il Festival Internazionale TeatroLab2.0 – Chièdiscena, tra aprile e maggio.
Nei dintorni di Gioia del Colle
I dintorni di Gioia del Colle sono belli da visitare. I centri di maggior interesse sono: Putignano col suo carnevale, Alberobello e i suoi famosi trulli, Acquaviva delle Fonti, Monopoli e Polignano a mare, per chi volesse arrivare sulla costa a fare il bagno, Turi e Mottola, entrambe con centri storici molto ricchi di edifici religiosi importanti.
Gioia del Colle si trova in una posizione strategia, proprio a cavallo di due Province importanti e non molto distante dal territorio Lucano. Questo vi consente di raggiungere facilmente sia le coste sul lato dello Ionio come Castellaneta Marina, Marina di Ginosa, Policoro e il lato sud della Basilicata, e sia il lato adriatico con le splendide Polignano, Torre dell’Orso, San Foca ecc.
Gioia, infine, è famosa per i suoi prodotti lattiero-caseari. Se siete da queste parti, dunque, concedetevi un ottimo pranzo o una cena a base di prodotti tipici della Valle d’Itria, non ve ne pentirete. Il nostro viaggio termina qui, abbiamo scoperto cosa vedere a Gioia del Colle e nei suoi dintorni, non vi resta che leggere attentamente i nostri consigli e partire alla volta di questo paese che offre infiniti spunti per il turista.
Conclusioni
Gioia del Colle è facilmente raggiungibile in autovettura sia attraverso la strada statale 100 che collega Taranto con Bari, che attraverso l’autostrada A14 Taranto-Bologna. In alternativa è possibile atterrare all’aeroporto di Bari-Palese per poi raggiungere Gioia attraverso il servizio di Bus extraurbano.
Sia da Bari che da Taranto, è possibile raggiungere Gioia del Colle attraverso un treno regionale che impiega circa 30 minuti di percorrenza.