Cosa vedere a Bitonto

Bitonto si trova In Puglia, in provincia di Bari. È senza ombra di dubbio una delle città più famose e importanti del Sud Italia, in particolare per i suoi oliveti. L’olio che ne deriva è considerata la risorsa economica più importante della città ed è venduto non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo. 

La città si colloca sull’altopiano della Murgia una delle zone più visitate di tutta la Puglia e, inoltre, il suo territorio comprende anche il parco nazionale dell’alta Murgia, un sito naturalistico molto vicino al centro della città. Ma Bitonto è anche un comune ricco di storia e di luoghi da visitare. Vediamo quali sono le sue origini e cosa fare una volta arrivati qui.

Oggi vedremo assieme cosa vedere a Bitonto e nei suoi immediati dintorni. Partiremo per un viaggio ideale mostrandovi nel dettaglio tutte le attrazioni imperdibili se vi trovate nella cittadina pugliese per un soggiorno di vacanza, un viaggio di lavoro oppure una semplice passeggiata.

Indice dei contenuti

Cenni storici

Bitonto ha una storia con origini antichissime; secondo la tradizione sarebbe stata fondata dal re Botone, un sovrano illirico che avrebbe anche dato alla città il nome Bitonto. Sull’origine del nome, però, ci sono anche altre ipotesi; potrebbe essere di derivazione greca e avere il significato di “città dell’acqua”. L’origine illirica potrebbe essere confusa data la presenza, in Illiria, di una città di nome Bohotros.

Le prime popolazioni all’interno del territorio dovrebbero essere arrivate all’incirca all’epoca neolitica ma l’importanza storica di Bitonto si deve probabilmente all’influenza delle città magnogreche. A partire dal sesto secolo tutta la zona della Puglia aveva subito l’influenza della Grecia e, non a caso, altre città come Taranto e Bari ci hanno lasciato testimonianze dell’arte ellenica.

Importante anche il periodo romano. Probabilmente, in epoca romana Bitonto doveva essere la sede del tempio di Minerva. La città era poi attraversata dalla via consolare traiana, che arrivava fino a Bari e non manca di essere citata anche dallo storico Plinio il Vecchio. 

Dopo le molte dominazioni subite in epoca medievale e moderna, dal XIX secolo Bitonto sperimentò la produzione di olio di oliva attraverso l’introduzione di nuovi macchinari da parte dell’imprenditore Pierre Ravanas; produzione che è ancora oggi la sua principale fonte di sostentamento.

La cattedrale di Bitonto

Le attrazioni da vedere nella città di Bitonto sono molte; alcune di esse sono spettacolari testimonianze delle influenze che ha subito la città e rappresentano gioielli architettonici che vengono visitati da turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Cattedrale in stile romanico pugliese, presenta una classica navata centrale e due laterali. Probabilmente costruita intorno al 1200, si hanno testimonianze di una sua prima modifica risalenti al 1332. Dopo aver  subito diverse modifiche e restauri, soprattutto nel Novecento, a seguito degli ultimi scavi archeologici effettuati al suo interno si è scoperto che con ogni probabilità questa cattedrale sorgeva sopra delle antiche rovine risalenti all’epoca romana.

Particolarmente affascinanti sono i mosaici presenti sul pavimento ma tutto quanto l’interno della cattedrale presenta opere di diversa natura architettonica, risalenti a diverse epoche; è per questo che viene considerata un piccolo gioiello dell’architettura del Sud Italia.

Torrione Angioino

Si tratta di un Torrione quattrocentesco che spesso viene anche chiamato castello; tuttavia, questa definizione è errata in quanto la torre non faceva parte del castello ma era una delle 28 torri situate lungo la cinta muraria che proteggeva la città di Bitonto.

La sua origine dovrebbe risalire al XIV secolo sotto la dinastia degli angioini. Al suo interno sono presenti tre piani con scale che circondano la pianta ottagonale con volta a crociera. Da notare anche che il torrione angioino è stato scelto come location per la seconda edizione del Bitonto art Festival.

Biblioteca Eustachio Rogadeo

È una biblioteca situata nell’antico palazzo Rogadeo che da poco è anche stata aperta al pubblico. Quello che colpisce in particolare è la ricchezza di materiali storici presenti al tuo al suo interno: pergamene incunaboli e manoscritti sono un tesoro storico senza eguali. I turisti possono anche visitare un piccolo museo con reperti archeologici e dei presepi tradizionali. 

Eustachio Rogadeo era un famoso storico vissuto tra il 1855 e il 1920 nel comune pugliese. L’enorme raccolta di documenti e testimonianze è stata conservata all’interno della biblioteca che lui stesso ha aperto; durante la sua vita, ha donato al comune e ai cittadini un’importante lavoro di raccolta di testi antichi e manoscritti attraverso i quali è possibile risalire fino alle origini della storia della città di Bitonto.

Palazzo Sylos Calò

Dopo avere attraversato la porta che conduce all’interno dell’antico borgo medievale, chiamata porta Baresana, ci si trova davanti a una piazza dove svetta il Palazzo Sylos Calò.

Si tratta di una struttura tardo rinascimentale che ospita la Pinacoteca Devanna e la Galleria Nazionale della Puglia. Al suo interno sono moltissimi quadri e i dipinti che si possono ammirare, tra cui quelli realizzati dal Tiziano. Ultimamente, all’interno della Pinacoteca vengono anche ospitate opere di arte contemporanea realizzate da artisti stranieri.

Chiesa San Francesco d’Assisi

Bitonto è certamente una città dove le strutture religiose non mancano. Una delle chiese più importanti sia dal punto di vista storico che dal punto di vista architettonico è la chiesa di San Francesco d’Assisi. Si trova proprio nel cuore del centro storico ed è un esempio di architettura gotica.

C’è da dire che non sono molte le strutture con questo tipo di architettura e la chiesa di San Francesco ad Assisi è uno dei pochi esempi presenti in Puglia. 

Nel corso dei secoli ha subito varie ristrutturazioni e l’unica parte originale rimasta è la facciata, che risale al 1286. Il resto della Chiesa ha subito importanti restauri che forse ad oggi hanno contribuito a diminuire il fascino che aveva un tempo. Sono molte, comunque, le chiese da visitare a Bitonto, tra queste indichiamo anche la Chiesa di San Domenico e la Cappella dei Misteri.

Cosa vedere nei dintorni di Bitonto

Non si può evitare di passare almeno una giornata nel capoluogo di Regione, Bari, a meno di 30 km da Bitonto. Città ricca di arte e cultura, considerando il passato di città della Magna Grecia. Qui potete anche dedicarvi allo shopping o dovervi la vita notturna.

Andando invece nell’entroterra, a una decina di km si trova il Dolmen di San Silvestro. E’ una tomba megalitica  risalente all’età del Bronzo, scoperta negli anni ’60.  Se questo tipo di escursioni vi appassionata, allora vi consigliamo di recarvi anche nella vicina Bisceglie dove si trova il Dolmen della Chianca.

Conclusioni

Bitonto è facilmente raggiungibile da Bari sia attraverso la SS16 che tramite la SS98. Bitonto, inoltre, è vicinissima all’aeroporto di Bari Karol Wojtyla – che si trova nella frazione di Bari Palese.

Abbiamo scoperto assieme cosa vedere a Bitonto e nelle sue immediate vicinanze. Un luogo, forse poco conosciuto, ma che rappresenta una vera e propria perla della Puglia. Se siete nei dintorni, vi consigliamo di far visita ad altri luoghi non molto distanti da Bitonto come Grumo Appula, Palo del Colle e Conversano o la bellissima Polignano a Mare – luogo di nascita dell’indimenticabile Domenico Modugno.

Non vi resta che preparare la valigia e partire alla volta di Bitonto. Siamo sicuri che vi lascerà senza parole.

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Informazioni sull'autore

Jack Pastrano è nato a Napoli. Travel Blogger professionista, appassionato di viaggi, cultura e territorio. Da anni si impegna per valorizzare le bellezze del territorio italiano descrivendole con cura, passione e dedizione e mettendo il suo sapere al servizio degli utenti. Ama correre, fare trekking, ascoltare musica metal e - specie nei momenti di stress - sorseggiare del buon vino.

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