Vico del Gargano è un paese di cui si rischia di innamorarsi. Situato sul Gargano e abitato da circa 7500 abitanti, è conosciuto anche come il paese degli innamorati. Si trova in Provincia di Foggia, a circa 50km dal capoluogo di Provincia ed offre scorsi unici sul tavoliere delle Puglie.
Fra le molte località pugliesi che meritano una visita da parte del turista, Vico è sicuramente ai primissimi posti e non può mancare nel vostro piano di viaggio. Non a caso oggi partiremo per un viaggio ideale alla volta di questi luogo, scoprendo assieme cosa vedere a Vico del Gargano e nei suoi immediati dintorni. Un territorio magico, ricco di bellezze naturalistiche e non solo.
La cittadina medievale si trova nel Parco Nazionale del Gargano, a circa 20 chilometri da località come Peschici e Rodi Garganico, e a 40 chilometri dalla famosissima e rinomata Vieste. È inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, elenco curato dalla Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Indice dei contenuti
- La storia di Vico del Gargano
- Un paese di stampo Medievale
- Chiese e antichi luoghi di devozione
- I dintorni: escursioni nella foresta umbra
- Conclusioni
La storia di Vico del Gargano
La fondazione del borgo antico di Vico del Gargano risale a prima dell’anno Mille, ed è stato costruito e scolpito con le pietre del Monte Sant’Angelo, sul quale sorge. La vista è magnifica, e nei giorni limpidi spazia per tutto il Mare Adriatico, fino a intravedere il Montenegro. La zona era però abitata già dalla preistoria, come dimostrano le tracce di insediamenti paleolitici.
L’Imperatore Federico di Svevia, nella prima metà del 1200, lo conquista e ne fa il suo personale territorio di caccia. Il borgo attraversa un periodo florido, e acquista l’aspetto che per la sua gran parte è conservato ancora oggi.
Molto caratteristico è il centro storico, con le stradine strette e i vicoli tipici. Fra questi, il più famoso è il cosiddetto ‘vicolo del bacio’. È una strada minuscola, lunga poco più di mezzo metro e larga solo 30 centimetri Per questo è chiamata in questo modo, perché per passarvi in due occorre mettersi con la schiena alle pareti delle case e percorrerlo l’uno di fronte all’altro, vicini quasi a darsi un bacio.
D’altra parte, il santo protettore di Vico del Gargano non è un caso che sia proprio San Valentino.
Un paese di stampo medievale
Tutto l’insieme del centro storico è estremamente caratteristico, vi si respira l’atmosfera di un tempo passato e suggestivo. In particolare, possiamo segnalare alcuni angoli assolutamente da non perdere.
Innanzitutto, il Museo Etnografico e il Trappeto, cioè un frantoio scavato in buona parte nella roccia e risalente al 1300, molto ben conservato. All’epoca, era uno strumento fondamentale per la vita e la sopravvivenza degli abitanti, che in quel luogo potevano estrarre l’olio dalle loro olive. Nel museo sono conservati molti attrezzi tipici della vita e del lavoro contadino dei tempi del Medioevo.
Vico del Gargano, grazie alla sua posizione, aveva anche una certa importanza dal punto di vista militare. Di notevole interesse per il turista di oggi è quindi la cinta muraria, fatta costruire a scopi difensivi nel 1292 dal maestro dei balestrieri Teodisco de Cuneo. Una costruzione imponente, che contava ben venti torri da cui poter bersagliare il nemico in quasi assoluta sicurezza.
Appena precedente come costruzione, ma restaurato di recente e visitabile, è il castello Normanno-Svevo. Anche in questo caso, la sua funzione originaria era difensiva, ma con gli anni e gli ampliamenti dei Normanni prima, e degli Aragonesi poi, divenne principalmente una residenza delle famiglie nobiliari.
Molto più recente ma comunque di interesse è il Palazzo Della Bella. Costruito all’inizio del Novecento da Ignazio Della Bella, s’ispira come impianto e struttura al Palazzo Vecchio di Firenze. È possibile che sul luogo si ergesse una precedente torre medievale.
Molto importanti anche le aree archeologiche del Monte Tabor e del Monte Pucci.
La Necropoli del Monte Tabor è già citata nel 1876. L’area è stata studiata dall’Istituto di Antropologia dell’ Università di Padova, e sono state localizzate più di cento tombe sulla parte rivolta a levante del monte. Benché si siano trovati molti reperti, non si conoscono ancora, di preciso, gli usi funerari della popolazione che abitò questi luoghi.
Chiese e antichi luoghi di devozione
Di sicuro interesse le diverse antiche chiese presenti in città. La più antica sembra essere quella di San Marco, la cui pianta principale risale alla fine del 1300, ma quasi tutte sono state ricostruite o progettate nei secoli XVI e XVII.
La chiesa principale è quella detta della Matrice, proprio a fianco del castello. Al suo interno troviamo ben undici altari, oltre a pregevoli affreschi e dipinti.
Molto particolare è invece la Chiesa di Santa Maria Pura. Più piccola, si trova fuori le mura, accanto alla sorgente Asciatizza, che a sua volta dà vita a uno dei pochi torrenti del Gargano. Nei pressi della Chiesa c’era l’usanza di seppellire le vergini e i fanciulli; tale pratica è documentata non solo dalle tradizioni popolari, ma anche dal Libro dei Defunti conservato all’interno della chiesa, con testimonianze a partire dal 1600 circa.
Di notevole interesse storico-religioso la Chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, con annesso convento dei Padri Predicatori Domenicani, eretta a partire dal 1631. Oggi, il convento è sede del Municipio.
Un poco fuori dal borgo si trova la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, con annesso convento dei Frati Cappuccini, risale alla metà del 1500, ma nella zona era presente una cappella fin dal X secolo. Il luogo era anticamente abitato fin dai tempi preistorici, e quindi si può considerare come il centro da cui poi si è sviluppato il borgo di Vico del Gargano.
La chiesa contiene molti dipinti a olio e statue di legno. In particolare, un crocefisso di ottima fattura, forse opera di un intagliatore veneziano del XVII secolo. Sul sagrato troviamo poi una quercia secolare.
I dintorni: escursioni nella Foresta Umbra
A poca distanza troviamo il Parco Nazionale del Gargano e la Foresta Umbra, il cui nome richiama ovviamente l’ombra e non la regione dell’Umbria. La Foresta Umbra è certamente un luogo immancabile da percorrere per gli escursionisti o per chi semplicemente vuole immergersi in una natura incontaminata.
Moltissimi sentieri sono percorribili, a piedi o in mountain bike, tutti ben segnalati con lunghezza, luogo di partenza e di arrivo. A tal proposito, la direzione del parco offre la possibilità di affittare le bike in loco, per chi fosse arrivato sprovvisto.
Ovviamente, non si può andare in Puglia senza stare in spiaggia A meno di 20 km si può raggiungere Rodi Garganico, o una delle altre località marine del Gargano – come ad esempio Peschici o Mattinata – per tuffarsi in un mare cristallino.
Conclusioni
Come abbiamo visto, Vico ha certamente molto da offrire, grazie alla vicinanza con le spiagge del Gargano, dalle acque cristalline e le spiagge ampie e sabbiose (come quelle di Vieste). Con questa guida saprai sempre cosa vedere a Vico del Gargano e nelle sue immediate vicinanze.
Non vi resta che partire per questo romantico borgo pugliese che saprà certamente stupirvi grazie alle sue bellezze. Se siete in questo luogo, inoltre, vi consigliamo di assaporare la famosa Paposcia di Vico, una specialità culinaria davvero unica e buonissima.
Il nostro viaggio a Vico del Gargano termina qui. Preparate lo zaino e partite subito alla volta di questo piccolo angolo di Puglia, caratteristico e lontano dal caos della vita cittadina.