Sull’altopiano della Murgia, a pochi chilometri da Bari, è situato un piccolo paese di circa 13.000 abitanti che prende il nome di Turi.
Questo centro abitato, oltre ad essere molto famoso per la sua storia che parte addirittura dal paleolitico, è noto in Italia poiché al suo interno si trova il carcere che fu luogo di detenzione per Antonio Gramsci e Sandro Pertini. Ma Turi è sicuramente di più e offre ai suoi visitatori strade e piazze ricche di monumenti e di luoghi da visitare.
Oggi partiremo per un viaggio virtuale alla volta di Turi. Mettetevi comodi e continuate nella lettura, poiché questo piccolo paese ha davvero molto da offrire a chi decide di addentrarsi in questa zona della provincia barese per una visita. Nella guida di oggi scopriremo cosa vedere a Turi e nei suoi immediati dintorni. Non ci resta che augurarvi buon viaggio!
Indice dei contenuti
- Turi: la storia
- Chiesa di Santa Maria Assunta
- Chiesa di San Rocco
- La grotta di Sant’Oronzo
- Palazzo Marchesale
- Carro trionfale di Sant’Oronzo
- Cose da fare a Turi
- Turi e dintorni
- Conclusioni
Turi: la storia
Le prime testimonianze abitative a Turi risalgono all’epoca del paleolitico. Sono molte, infatti, le testimonianze e i ritrovamenti di una civiltà che deve sicuramente aver vissuto nella zona di Turi e nel territorio circostante anche nel neolitico; la presenza è documentata da un villaggio di capanne dove sono stati ritrovati diversi frammenti di ceramica risalenti all’epoca. Le testimonianze di un vissuto a Turi continuano per l’età del bronzo e l’età del ferro.
In quest’ultima, in particolare, abbiamo testimonianza grazie alle parole dello storico romano Tito Livio che cita una città dal nome Thuriae definendola un insediamento dove la popolazione era dedita all’allevamento e all’agricoltura.
In epoca romana Turi risulta essere abbandonata anche se ci sono testimonianze, come un’iscrizione sepolcrale, che ci fanno presumere un insediamento dell’epoca. È però nel corso del medioevo che Turi torna ad essere un centro abitato di grande importanza. A tale epoca risale un antico abitato che sorgeva attorno ad una chiesa rupestre a doppia cupola che in seguito venne dedicata a San Rocco.
Turi subisce, nel corso dei secoli a seguire, diverse dominazioni da parte dei Normanni e dei Bizantini che lasciano importanti edifici quali castelli e palazzi nobiliari. Come detto, però, Turi è anche nota per essere stata il luogo di detenzione di Antonio Gramsci e di Sandro Pertini rispettivamente dal 1928 al 1933 e dal 1930 al 1932.
Data la storia millenaria della città di Turi sono tanti i monumenti e le testimonianze che i turisti possono visitare fermandosi nel paese in provincia di Bari.
Tra questi spiccano numerose chiese ma anche un centro storico di tutto rispetto che ricorda un passato rurale ancora oggi quasi del tutto incontaminato. È caratterizzato da viuzze, vicoli e stradine strette con palazzi popolari molto ravvicinati tra di essi.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Si tratta probabilmente della Chiesa più importante di tutta Turi. La sua costruzione risale al dodicesimo secolo. Per quanto riguarda la struttura architettonica, la facciata della Chiesa di Santa Maria assunta è in stile neoclassico con all’interno una struttura a tre navate con presbiterio rialzato.
La chiesa fu opera di una ricostruzione nei primi del Settecento; ad essa vennero aggiunte due cappelle laterali nelle cui nicchie sono posizionate le figure della Vergine con il bambino, del Padre eterno e dei santi Cosima e Damiano. Al suo interno è presente anche un fonte battesimale di epoca rinascimentale.
A dominare tutto quanto il paese di Turi è proprio il campanile della Chiesa che risale al 1730 ed è opera dell’architetto Pietro Magarelli.
Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco, che prende anche il nome di “Cappellina”, risale più o meno allo stesso periodo, compreso tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo. Le sue forme architettoniche prevedono una struttura a due cupole.
Alla chiesa poi fu aggiunto un piccolo campanile; la sua dedicazione, quella di San Rocco, risale in realtà al 1505. Non si conosce quale fosse in precedenza il Santo al quale la chiesa era dedicata.
La grotta di Sant’Oronzo
Si tratta di una grotta carsica situata appena fuori dalla città di Turi. Il motivo della sua denominazione, grotta di Sant’Oronzo, deriva dal fatto che secondo la tradizione proprio il Santo romano usasse predicare e amministrare l’eucarestia durante la sua persecuzione.
Tali cerimonie si dovettero svolgere intorno al primo secolo, periodo di vita del Santo. Tuttavia, la grotta fu quasi del tutto abbandonata, e di conseguenza dimenticata, fino al diciassettesimo secolo, periodo in cui la grotta tornò ad essere un luogo di culto e di preghiera. Venne successivamente costruita una chiesa proprio sopra di essa per permettere l’accesso ai fedeli, i quali aumentavano di numero col passare del tempo.
Palazzo marchesale
Nel centro storico di Turi sorge il palazzo marchesale. Esso risale al dodicesimo secolo, anche se fu il feudatario Francesco Moles che gli diede nel 1500 la struttura che ad oggi mantiene. Sempre nel centro storico di particolare importanza è la torre dell’orologio; essa rappresenta il simbolo laico della città e venne costruita nel 1892 utilizzando lo stile Liberty.
Carro trionfale di Sant’Oronzo
Il carro trionfale di Sant’Oronzo è uno degli elementi più tradizionali della città di Turi. Viene portato in processione nella serata del 26 agosto partendo dalle porte della città fino ad arrivare alla piazza principale del paese.
Fu realizzato dal carpentiere Giovanni Leogrande e subì diverse ristrutturazioni a partire dal 1900 a causa della sua struttura in legno e di un difficoltà oggettiva nel trovargli un luogo di conservazione e di ricovero dalle intemperie.
Cosa fare a Turi
Turi è particolarmente famosa per essere la città della ciliegia ferrovia. A questo prodotto è anche dedicata una celebre sagra che si svolge di solito intorno al mese di giugno, ossia nel periodo di raccolta. Il motivo di tale nome, “ferrovia”, è dovuto al fatto che gli abitanti la chiamarono immediatamente così poiché il primo albero dal quale nacquero i primi frutti era situato a pochi metri dai binari del treno.
Importanti anche altre sagre della tradizione di Turi come la sagra Bacco per Bacco, dove a farla da protagonisti sono il vino e il melograno, altri prodotti noti tra quelli coltivati a Turi.
Turi e dintorni
Oltre al centro storico di Turi, la zona è molto famosa poiché al suo interno si trovano alcune tra le più importanti città della provincia di Bari, tra queste Monopoli, Polignano a Mare e Conversano e le vicine Palo del colle e Grumo Appula. Insomma un modo per visitare alcune delle perle della Puglia, comprese le sue magnifiche spiagge.
Neanche a dirlo, poi, c’è Bari che merita una visita da parte dei turisti, sia per le sue bellezze storico – artistiche che per la movida.
Conclusioni
Come abbiamo avuto modo di vedere, la piccola Turi ha sicuramente molto da offrire e merita senza dubbio una visita approfondita.
In questa guida abbiamo cercato di illustrarti cosa vedere a Turi e nelle sue immediate vicinanze. Non ti resta altro da fare che partire alla volta di Turi ed addentrarti in questa parte di Puglia – forse poco conosciuta – ma degna di visita.