Il piccolo borgo pugliese di Troia è situato nella provincia di Foggia e presenta poco più di 6.800 abitanti. In particolare, il Comune si trova sulle pendici del Subappennino Dauno, proprio a ridosso del territorio pianeggiante del Tavoliere delle Puglie. Una zona molto apprezzata sia dal punto di vista naturalistico, sia dal punto di vista storico e artistico grazie ai diversi luoghi d’interesse che offre al turismo.
Troia è distante solo una ventina di chilometri dal Capoluogo di Provincia, Foggia, ed è rinomata per le sue uve che danno vita al famoso vino denominato Nero di Troia, vera eccellenza della nostra nazione.
Oggi partiremo per un viaggio alla scoperta di questo piccolo comune della Daunia, ridente ed accogliente, dove è possibile degustare dell’ottimo cibo. Ecco cosa vedere a Troia e nelle sue immediate vicinanze: buon viaggio!
Indice dei contenuti
- Storia di Troia
- Concattedrale di Troia
- Chiesa di San Francesco e Basilica di San Basilio Magno
- Santuario Diocesano della Madonna Mediatrice
- Architetture civili di Troia
- Visite museali a Troia
- Conclusioni
Storia di Troia
I ritrovamenti archeologici fatti sul territorio indicano un’origine molto antica dell’attuale borgo, addirittura precedente alle guerre puniche. Inizialmente conosciuta come Aika, la cittadina è stata poi colonizzata dai romani e distrutta dalle invasioni barbariche. A seguito di questo, il generale bizantino Boioannes le ha conferito l’attuale nome in ricordo dell’antica città di Troia.
Nei periodi successivi, Troia è stata soggetto di numerosi assedi per la sua posizione strategica lungo l’importante via Francigena. Tra gli eventi stoici più conosciuti avvenuti in questo luogo, si ricorda la sanguinosa battaglia di Troia del 1462, durante la quale gli Angioini sono stati duramente sconfitti dagli Aragonesi. Successivamente, nell’epoca moderna, il paese ha avuto diversi feudatari fino all’eversione della feudalità avvenuta nel corso dell’Ottocento.
Concattedrale di Troia
Partendo dalle architetture religiose che caratterizzano il borgo di Troia, vale la pena visitare la Concattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, conosciuta anche come Duomo di Troia. Questo è il luogo di culto principale del borgo, costruito sulla base di un edificio bizantino preesistente e con materiali riutilizzati ricavati dalla città romana antica.
L’edificio, a croce latina, è un perfetto esempio dello stile romanico pugliese e dell’armonia delle proporzioni. Il tutto reso ancora più unico dagli influssi pisano-bizantini e musulmani. La facciata della chiesa è caratterizzata da un gioco di parti scultoree e architettoniche molto originale, e da un rosone unico nel suo genere.
Il rosone è un oggettivo esempio di tecnica scultorea detta a traforo, composto da undici colonne simili allo stile dell’ordine corinzio, che poggiano su un cerchio di pietra lavorata a squame. Questo rosone, con le sue decorazioni, è ricco di simbologie e merita di essere ammirato dal vivo proprio per le sue peculiarità.
Chiesa di San Francesco e Basilica di San Basilio Magno
All’interno del territorio di Troia vi sono anche altri luoghi di culto che meritano di essere visti, tra questi la Chiesa di San Francesco, assoluto esempio di arte e architettura barocca. L’edificio della chiesa venne ampliato successivamente con l’annesso convento dai frati di Montevergine nel 1737, fino a occupare in seguito un’area importante. L’interno, abbastanza sobrio negli stucchi, è dominato da un colore bianco quasi accecante che caratterizza ancor di più l’intero ambiente, e merita di essere visto con i propri occhi.
Ma il comune di Troia offre a paesani e turisti anche la Basilica di San Basilio Magno: la chiesa più antica del comune probabilmente di origine paleocristiana. Questa chiesa presenta un’architettura in muratura abbastanza massiccia, modificata e rimaneggiata più volte nel periodo compreso tra il Rinascimento e l’epoca barocca.
La facciata è molto semplice e austera, mentre al suo interno la chiesa presenta tre navate scandite da antiche colonne con capitelli, archi e volte. Infine, al temine delle navate, l’abside in pietra viva, custodisce una fonte battesimale di epoca rinascimentale.
Santuario diocesano della Madonna Mediatrice
Un’ulteriore luogo di culto che potrebbe rappresentare una visita interessante per i turisti di questo territorio è il Santuario diocesano della Madonna Mediatrice. Questo santuario venne c ostruito nel 1934 sull’antica Santa Maria delle Grazie fuori le mura in Via Foggia. Il complesso architettonico presenta uno stile estraneo al Centro Storico di Troia, questo poiché risente dell’influsso delle pievi venete.
Inoltre, all’interno della cappella dell’Istituto comboniano, è attualmente possibile ammirare un dipinto su tela del Settecento raffigurante la Madonna col Bambino, firmato dell’artista Spanò. Infine, Santa Maria Mediatrice è la chiesa del comune che possiede il maggior numero di campane: nove di diversi pesi e misure. Negli anni ’30, la cura della chiesa è stata affidata alla Congregazione dei Missionari Comboniani, e nel 1954 il Vescovo di Troia e Foggia, ha ufficialmente dichiarato la parrocchia Santuario Diocesano.
Architetture civili di Troia
Nel comune di Troia non mancano nemmeno architetture civili da visitare e, in particolare, il territorio vede la presenza di diversi Palazzi storici. Tra i principali è doveroso citare Palazzo D’Avalos, risalente al XVI secolo e antica dimore della famiglia aristocratica spagnola D’Avalos. Il complesso del palazzo comprende un seminterrato, numerose sale anticamente per vari utilizzi, stanze di rappresentanza, un cortile interno, e una piccola cappella barocca.
Anche il Palazzo Vescovile, risalente al XVII secolo, merita sicuramente una visita. La struttura è sede dell’archivio vescovile e capitolare, e custodisce al suo interno tutti i documenti dell’ex diocesi di Troia. Dal punto di vista dell’architettura l’edificio presenta caratteristiche seicentesche, e nelle stanze degli appartamenti vescovili sono attualmente esposti mobili, arredi, ritratti di prelati, e oggetti in stile art déco.
Da citare anche altre architetture del comune come Palazzo Siliceo; Palazzo Varo; Palazzo dei Gesuiti (spesso chiamato anche Palazzo Tricarico) con la caratteristica facciata bugnata a punta di diamante, e Palazzo San Domenico costruito tra le mura di cinta della città.
Visite museali a Troia
Per chi desidera conoscere a pieno il territorio, il comune offre visite museali di vario genere. Il Museo Municipale, chiamato anche Museo Civico di Troia, è situato al piano terra del seminterrato del Palazzo D’Avalos, ed è articolato in differenti aree che mostrano reperti, opere d’arte e ritrovamenti di diverse epoche: epoca pre-romana, romana, medievale, moderna e contemporanea.
Nel comune è presente anche il Museo Diocesano, situato nel settecentesco convento delle suore benedettine. Questo museo presenta esposizioni di arte sacra composte da reperti archeologici, quadri e sculture di diversi periodi che vano dal 1200 al 1800. In particolare, l’esposizione conserva sculture bronzee molto caratteristiche, dipinti risalenti al Seicento e al Settecento e marmi tipici del territorio appartenuti originariamente alla cattedrale della città.
Infine, è possibile visitare anche il Tesoro della cattedrale di Troia, allestito nell’ex seminario vescovile, che presenta il patrimonio storico-artistico proveniente in prevalenza dalla Concattedrale precedentemente descritta. L’esposizione si sviluppa in quattro sezioni con oggetti e paramenti liturgici, pergamene, manoscritti, e preziosi codici miniati risalenti a diversi periodi dal XII al XX secolo.
Conclusioni
Con un viaggio di una mezz’ora, potete arrivare visitare il capoluogo di Provincia. A Foggia vale la pena di visitare la Chiesa delle Croci, edificata nel punto in cui, dice la leggenda, un frate poso 7 croci come ringraziamento dopo la fine di un lungo periodo di siccità.
In centro, troverete l’imponente Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo; originariamente costruita in stile romanico-pugliese intorno all’anno al 1100. Fu ricostruita dopo il terremoto del 1731 in stile barocco.
Se invece volete rimane sui Monti Dauni, allora potrete raggiungere in pochissimo tempo la vicina Orsara di Puglia oppure spingervi verso Biccari, Volturino, Panni oppure Bovino. Insomma, ora che sappiamo nel dettaglio cosa vedere a Troia, possiamo addentrarci in questo territorio, alla scoperta di tutte le sue bellezze paesaggistiche. Sarà un viaggio che, fidatevi, vi lascerà a bocca aperta!