Trento è un comune italiano, capoluogo del Trentino Alto-Adige. Ospita 120 336 abitanti. Situata al centro della val d’Adige, la città di Trento è anche capoluogo dell’omonima provincia autonoma.
Nell’articolo di oggi vedremo assieme cosa vedere a Trento e nelle sue immediate vicinanze. Un posto unico, immerso nel cuore dell’omonima provincia.
Nata come accampamento militare romano sul Doss Trento, forse a partire da un antecedente insediamento della popolazione dei Reti, venne inizialmente battezzata Tridentum.
Nel corso del tempo, la città, situata in una posizione strategica e protetta su un fianco dal fiume Adige, crebbe di dimensioni e importanza.
Durante l’epoca Medievale venne più volte occupata e invasa, prima dagli Ostrogoti di Teodorico e dai Longobardi, successivamente da Franchi e Bavari, i quali presero d’assalto l’intera regione. Furono i Longobardi ad avere la meglio e a fondare il Ducato che aveva per capitale proprio Trento.
Verso l’anno Mille, Trento entrò a far parte del Sacro Romano Impero Germanico, divenendo, per opera dell’imperatore Corrado II, Principato vescovile.
Tra il 1545 e il 1563 fu sede del noto Concilio che tentò di mettere un freno al protestantesimo.
Il Principato sopravvisse fino al 1803, quando venne soppresso da Napoleone Bonaparte, mentre nel 1815 divenne parte dell’impero Asburgico.
Per l’annessione all’Italia bisognerà aspettare ancora più di un secolo. Sarà infatti solo al termine della Prima Guerra Mondiale che il Trattato di Saint Germain, stabilendo le ripartizioni dello sconfitto impero austro-ungarico, assegnerà all’Italia il Trentino insieme al Tirolo cisalpino, ossia l’attuale provincia autonoma di Bolzano.
La storia articolata della città di Trento le ha permesso di arricchirsi di un gran numero di bellezze che è ancora oggi possibile ammirare.
Scopriamo insieme cosa vedere in questa meravigliosa città e nei sui dintorni.
Indice dei contenuti
- Il Duomo di San Virgilio
- Palazzo Pretorio e Torre Vanga
- Il Castello del Buonconsiglio
- Palazzo Tabarelli
- Palazzo Galasso o del Diavolo
- Chiesa di Santa Maria Maggiore
- Chiesa di Sant’Apollinare
- Doss Trento
- Il MART a Rovereto
- La Galleria civica
- Conclusioni
Il Duomo di San Virgilio
Costruito agli inizi del XIII secolo su volere del vescovo Federico Vanga, il Duomo della città di Trento prende il nome dal patrono della città.
La cattedrale è stata eretta nel luogo in cui sorgeva la basilica paleocristiana dedicata a San Virgilio, nascosta ora a tre metri di profondità, la quale ospitava le spoglie del santo insieme a quelle di tre martiri missionari.
La basilica, attualmente non visitabile per questioni di sicurezza, fu portata alla luce durante gli scavi archeologici svolti all’interno del Duomo tra il 1964 e il 1977.
È all’interno del Duomo di San Virgilio che nel 1508 l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero e che, tra il 1545 e il 1563, si tenne il Concilio di Trento.
L’edificio attuale non si presenta con l’aspetto originario, in quanto nel corso dei secoli ha subito numerose modifiche e aggiunte. Nato come solido e austero edificio in stile romanico, viene presto arricchito dallo slancio verticale dell’architettura gotica, ben visibile nella navata centrale dell’edificio.
Anche il periodo barocco fa sentire la sua presenza, arricchendo l’edificio con la Cappella del Crocifisso e sostituendo la cripta del transetto con l’attuale presbiterio con baldacchino.
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio della Prima Guerra Mondiale vennero modificati il tetto, diventato a due spioventi, e la cupola.
Tra le bellezze che è possibile ammirare nel Duomo troviamo il grande rosone con la cosiddetta “Ruota della Fortuna”, in cui la statua della Dea, posta al centro, fa girare la ruota, nonché numerose stature lignee, bassorilievi e affreschi.
Palazzo Pretorio e Torre Vanga
Rimanendo nella piazza del Duomo, è possibile ammirare il Palazzo Pretorio e la Torre Civica.
Costruito nel 1220 per volere del vescovo Federico Vanga sui resti delle chiese di San Biagio e San Giovanni Battista, è un solido edificio in stile romanico attualmente sede del Museo Diocesano Tridentino.
La facciata si presenta con mura merlate ornate da due file di finestre: sette trifore al piano inferiore e tredici bifore in quello superiore.
La Torre Civica, oggi nota come Torre Vanga, era un tempo la prigione della città. Ancora oggi è possibile vedere la campana della Renga, la quale veniva suonata per chiamare a raccolta il popolo in caso di assemblee o esecuzioni che avevano luogo in piazza.
Alta 41,5 metri, è costituita da dieci piani e ospita un magnifico orologio cinquecentesco dipinto da Marco Sandelli e Girolamo Fontana.
Al piano inferiore è possibile vedere i resti di quello che nel I secolo d.C. era l’ingresso sud di Tridentum: la porta Veronensis.
Il Museo ospita quadri del 1400 e del 1500, sculture gotiche, gli arazzi fiamminghi che vennero usati per decorare le sale dove si tenne il Concilio, nonché vari oggetti sacri e argenteria dei secoli XII e XIII.
Il Castello del Buonconsiglio
A dieci minuti di distanza dal Duomo si trova il Castello del Buonconsiglio, uno degli edifici più conosciuti della città, composto da vari edifici realizzati in epoche diverse.
La parte più antica, in stile romanico, è la vecchia fortezza, realizzata nel XIII insieme alla torre di Augusto. In stile gotico sono invece le aggiunte fatte tra il Trecento e il Quattrocento come la torre Aquila, posta sulle mura orientali e affrescata con il Ciclo dei Mesi del pittore Venceslao.
Risale invece al XVI secolo il Magno Palazzo, residenza di vescovi impreziosita dagli affreschi di Girolamo Romanini e Dosso Dossi.
La Giunta Albertina che collega il Magno Palazzo alla fortezza è invece di epoca barocca.
Nel 1916 il Castello del Buonconsiglio fu sede del processo a Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Fabio Filzi, i quali vennero fucilati nel prato oggi noto come la Fossa dei Martiri.
L’interno di questo storico e monumentale edificio ospita un ricco museo suddiviso in archeologia, arte antica, arte medievale, arte moderna e arte contemporanea.
In più, vengono organizzate periodicamente delle mostre temporanee.
Palazzo Tabarelli
Costruito tra il 1512 e il 1527, Palazzo Tabarelli, in origine residenza dell’omonima famiglia, mostra un’originale facciata in pietra bianca e rosa realizzata a bugnato.
Proprio l’aspetto particolare della facciata, per nulla comune nella Trento rinascimentale, ha fatto acquisire al palazzo il soprannome di Palazzo dei Diamanti.
Progettato da Alessio Longhi, ospita dei medaglioni raffiguranti 22 personalità illustri. Tra questi, Carlo V, Bernardo Clesio e Massimiliano I.
Sotto l’edificio sono presenti alcuni resti archeologici delle antiche vie romane.
Palazzo Galasso o del Diavolo
Rimanendo nel centro storico di Trento incontriamo Palazzo Fugger Galasso.
Progettato da Pietro Maria Bagnadore verso la fine del 1500 e arricchito successivamente con la cappella decorata dallo stesso Bagnadore e da Davide Reti, il palazzo è noto soprattutto per la leggenda che lo accompagna.
Il poeta tedesco J. W. Goethe raccontava nel 1786 che il palazzo venne eretto in un solo giorno dal diavolo in persona, su richiesta di Georg Fugger, discendente di un’importante famiglia di banchieri.
Per questo motivo Palazzo Galasso è conosciuto anche come il Palazzo del Diavolo.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Tra i più importanti luoghi di culto presenti a Trento troviamo la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Progettata da Antonio Medaglia su commissione del vescovo Bernardo Clesio, importante personaggio politico e religioso la cui immagine compare in uno dei medaglioni che ornano palazzo Tabarelli, l’attuale chiesa venne costruita tra il 1520 e il 1524.
La struttura ricorda quella della chiesa di Sant’Andrea di Mantova, realizzata dall’Alberti nel 1472, con volta a botte e una sola navata.
Realizzata con pietra rossa e bianca, presenta all’interno cappelle con altari barocchi realizzati in marmo, pale d’altare e il sarcofago nel quale sono conservate le reliquie di San Clemente.
La volta a botte è decorata con affreschi che richiamano scene del concilio di Trento e della Controriforma.
Completa la costruzione un alto campanile in calcare bianco che, con i suoi 53 metri, è il più alto di Trento
Secondo alcune indagini archeologiche compiute sul luogo, Santa Maria Maggiore venne edificata nel luogo in cui sorgeva la prima chiesa episcopale della città.
Chiesa di Sant’Apollinare
Costruita tra il 1250 e il 1300 al posto di una preesistente chiesa romanica, la chiesa di Sant’Apollinare si presenta come una struttura svettante, con tetto spiovente molto accentuato e una facciata priva di decorazioni.
Al di sopra del portale si può notare un rosone risalente al XIX secolo e alcune finestre. Per la costruzione della chiesa venne utilizzato materiale ricavato da edifici di epoca romana. Osservando bene i muri è possibile notare, fra le altre particolarità, un’epigrafe molto più antica della chiesa, risalente addirittura al 23 a.C.
Sul campanile romanico si trova un sarcofago trecentesco con una scultura raffigurante un monaco portato in cielo dagli angeli.
Tra le decorazioni interne ricordiamo “La Madonna di Piedicastello”, un interessante dipinto attribuibile a Nicolò da Padova e raffigurante una Madonna con il Bambino, il quale mostra tratti molto simili alle opere giottesche.
Doss Trento
Il Doss Trento è una collina alta 300 metri che sorge lungo le rive dell’Adige. Ricca di storia, sulla sua cima sono visibili i resti di un’antica chiesa paleocristiana risalente al IV secolo.
Sempre in cima a questo piccolo colle potrete il Mausoleo di Cesare Battisti e il Museo Nazionale Storico delle Truppe Alpine.
Costruito nel 1935 su progetto di Ettore Fagiuoli, il monumento a Cesare Battisti si presenta come una grande struttura a pianta circolare dal sapore classico. Le sedici colonne bianche, alte 10 metri, sostengono una trabeazione recante un’epigrafe in onore del defunto e circondano l’ara commemorativa.
L’accesso al mausoleo è consentito da 3 aperture, le quali conducono alla cella in cui sono custoditi i resti di Battisti.
Il Museo Nazionale Storico degli Alpini sorge in un edificio moderno perfettamente armonizzato con il paesaggio del colle. Unico nel suo genere, è stato inaugurato nel 1958 e permette di scoprire, passo dopo passo, la storia e il valore militare degli Alpini.
Il MART a Rovereto
Spostandoci fuori da Trento e girando nei dintorni, non possiamo rinunciare a una visita al MART di Rovereto.
Il Museo di Arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento nasce nel 1987, ma la costruzione che accoglie attualmente il museo è stata inaugurata nel 2002.
La modernissima struttura progettata da Mario Botta e Giulio Andreolli è costituita da una grande cupola in acciaio e plexiglass, ispirata a quella del Pantheon, a cui manca uno spicchio. I muri dell’edificio sono realizzati con un materiale molto usato dal Palladio: la pietra gialla di Vicenza.
All’interno del museo è possibile ammirare una collezione permanente di opere moderne e contemporanee di molti importanti artisti italiani e stranieri del Novecento.
Tra le 20000 opere esposte ricordiamo quelle di Giorgio de Chirico e del fratello Alberto Savinio, dei futuristi Umberto Boccioni e Giacomo Balla, di Emilio Vedova, Mario Merz e Alberto Burri, solo per citare alcuni degli artisti più noti.
Una menzione a parte merita la “Venere che scherza con due colombe” di Francesco Hayez, opera Ottocentesca che, quando venne esposta la prima volta, suscitò un vero scandalo.
Rimanendo a Rovereto, a poca distanza dalla sede centrale del Mart, è possibile visitare la Casa d’Arte Fortunato Depero, fondato e curato dall’artista futurista di origine trentina.
La Galleria Civica
Rientrando a Trento, possiamo invece visitare la Galleria Civica, sede secondaria del MART annessa a quest’ultimo nel 2013.
Presso questo edificio vengono organizzate periodicamente mostre temporanee di grande interesse per gli appassionati di arte contemporanea.
Le opere che di volta in volta vengono esposte nella galleria appartengono all’arte del XX secolo e guardano sia al panorama internazionale che agli artisti del luogo.
Tra gli artisti che hanno esposto nei locali della Galleria Civica troviamo Jacopo Mazzonelli e Gianni Pellegrino per quanto riguarda l’arte locale, e Wyatt Khan e Sam Falls tra gli artisti internazionali.
Conclusioni
Trento può essere raggiunta in auto tramite l’Autostrada Brennero-Modena A22, collegata con la A4 e la A1.
Molto comodo anche per chi viaggia in treno in quanto sia la stazione di Trento che quella della vicina Rovereto sono ben servite dalle principali linee a lunga percorrenza.
Chi invece decide di spostarsi in aereo, dovrà atterrare in un’altra città, come Milano o Verona, e raggiungere Trento in treno, autobus o con un servizio di auto a noleggio.
Come avete potuto vedere, Trento è una città ricca di cultura e storia e certo non mancano edifici di grande interesse da visitare.