Per i turisti la Puglia rappresenta una delle regioni in Italia con il maggior numero di luoghi da visitare e attrazioni di ogni tipo. È davvero un punto cruciale per tutti quei viaggiatori che desiderano fare una vacanza all’insegna dei luoghi storici, del mare e della montagna.
C’è solo l’imbarazzo dell’offerta quando si sceglie questa regione come meta del proprio viaggio. Sempre all’interno della Puglia, esiste un’area situata nella parte settentrionale e denominata “Tavoliere delle Puglie”, ricca di fascino e piena zeppa di città e luoghi naturali da vedere.
In questo articolo ci concentriamo nelle specifico sulla zona dei Cinque reali siti, un gruppo di 5 comuni con una storia antichissima e che fu interessato da una riqualifica voluta dal regno Borbonico. Nello specifico, ci occupiamo di Stornarella che, insieme a Carapelle, Stornara, Orta Nova e Ordona fa parte proprio di questa area così denominata.
Non ci resta che partire alla volta di questo comune pugliese e scoprire assieme cosa vedere a Stornarella e dintorni. Buon viaggio!
Indice dei contenuti
- La storia di Stornarella
- Chiesa parrocchiale di Maria SS. della Stella
- Torre con orologio
- Ordona e i suoi scavi
- Orta Nova
- Stornara e i suoi murales
- Carapelle
- Diga di Capacciotti
- Cerignola
- Conclusioni
La storia di Stornarella
Come molti dei comuni facenti parte del Tavoliere delle Puglie, sappiamo della loro esistenza anche in epoca antica ma non abbiamo molte testimonianze a riguardo. Ben più note, invece, le attività che interessarono l’area a partire dal Cinquecento, quando è confermata la presenza di un casale nei dintorni e molto attivo il fenomeno della transumanza portata avanti dai pastori fino all’Abruzzo.
Tutta l’area fu interessata dalla presenza de gesuiti, che qui si insediarono fino al momento della “cacciata” da parte dei Borboni. Fu proprio Ferdinando IV, sovrano del regno di Napoli, a decidere di riqualificare l’intera area del tavoliere delle puglie e a fondare, successivamente, i Cinque reali siti, un insieme di cinque comuni amministrativi proprio dell’area, con sede centrale in Orta Nova e di cui entrò a far parte anche Stornarella.
Ferdinando IV procedette all’assegnazione dei terreni ai coloni e mise a Stornarella 73 di queste famiglie. Come molti altri comuni di quell’area, anche Stornarella fu vittima del fenomeno del brigantaggio e dello spopolamento. Fenomeni che si risolsero con la nuova migrazione introna alla metà del Novecento.
Chiesa parrocchiale di Maria SS. della Stella
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare dalle sue piccole dimensione e dall’esiguo numero di abitanti (circa 5.000), Stornarella offre ai suoi visitatori una città con diversi luoghi importanti da visitare. Non si può non notare la forte presenza gesuitica sia nelle strutture architettoniche che negli edifici di culto; d’altronde, i gesuiti qui risiedettero per diversi decenni e vennero cacciati solo nel XVIII secolo.
È proprio questa una chiesa che sorge su un precedente edificio gesuitico, una cappella di origine seicentesca ampliata, appunto, dalla chiesa, alla quale vennero aggiunte le due navate laterali all’incirca nella prima metà dell’Ottocento.
Questo edificio è famoso principalmente per la presenza, al suo interno, della famosa tela di Antonio Marotta, che raffigura la Madonna con bambino e che è datata all’incirca all’anno 1614. Si tratterebbe di una fine riproposizione di quella presente a Roma nella basilica di Santa Maria Maggiore, dal titolo “Salus populi romani”.
Torre con orologio
È la vecchia torre municipale che ospitava la sede del Comune. Si tratta di un edificio a tre piani risalente a circa metà dell’Ottocento. Al suo interno si nota l’orologio, un regalo da parte di privati benestanti alla città.
Oltre ad ospitare un importante edificio di culto come la Chiesa di Maria SS. della Stella, Stornarella offre ai suoi visitatori anche tanti altri luoghi nei suoi dintorni. Come non citare, ad esempio, la possibilità di visitare tutti gli altri comuni facenti parte dei Cinque Reali siti.
Ordona ed i suoi scavi
Altra importante città facente parte dei Cinque Reali siti, Ordona rappresenta un luogo assolutamente da visitare per tutti quei turisti che amano la storia antica. Poco fuori il centro cittadino, infatti, è presente lo scavo archeologico di Herdonia.
Questa antica città, denominata la “Pompei di Puglia”, presenta uno stato di conservazione eccellente e al suo interno sono visibili il foro, la basilica, le strade e le botteghe che componevano il centro urbano e che sono arrivate ai giorni nostri in perfetto stato.
Poco vicino sorge anche un museo archeologico dove è possibile visitare i reperti che sono venuti alla luce durante gli scavi. Insieme alla città di Cerignola, Ordona rappresenta uno dei luoghi con più testimonianze di epoca romana di tutto il tavoliere delle puglie.
Orta Nova
Si tratta della città più grande di tutte quelle facente parte dei Cinque Reali siti. Un borgo pieno di edifici storici, culturali e religiosi che non può non appassionare i turisti e che spesso viene scelto come luogo di partenza (trovandosi più o meno in posizione centrale) per visitare gli altri quattro borghi.
Stornara e i suoi murales
Città che condivide probabilmente l’origine del nome con Stornarella; presenta importanti testimonianze dell’attività gesuitica nel luogo. Prima tra tutte la torre gesuitica. Da visitare assolutamente anche i tanti murales che adornano i muri dei palazzi all’interno della città, e che sono il risultato di un Festival che si tiene ogni anno e che ospita Street artist provenienti da tutto il mondo.
Carapelle
Città che venne aggiunta al gruppo degli altri quattro borghi solo successivamente ma che diventa un’importante snodo per visitare il nord del tavoliere delle puglie e una piccola tappa di ristoro prima di proseguire per la visita della città più grande di tutto il nord della Puglia ossia Foggia
Diga di Capacciotti
La diga di Marana Capacciotti è una diga che ha dato origine al lago omonimo e che rappresenta un importante punto di aggregazione per tutti quei turisti che amano stare all’aria aperta e praticare sport. Sopra la diga è possibile addirittura andare in bicicletta e percorrere tutto il perimetro dell’invaso. La diga di Capacciotti si trova tra Stornarella e Cerignola nella parte più a sud del tavoliere delle puglie.
Cerignola
Una delle città più grandi di tutta la parte sud del tavoliere delle puglie, probabilmente la seconda in ordine di importanza dopo Foggia. Al suo interno ci sono molte testimonianze della presenza gesuitica e tantissimi edifici che fanno capire l’importanza culturale della città, come ad esempio teatri, biblioteche e tantissimi altri centri di aggregazione.
Se siete a Cerignola, avrete la possibilità di visionare un duomo maestro che domina l’intero centro storico: la cattedrale di San Pietro Apostolo, detta “Duomo Tonti”, dal nome del benefattore che finanziò la sua costruzione.
La chiesa è un esempio di architettura spettacolare. Il corpo di questo duomo, con ben tre absidi e tre cupole, presenta uno stile neogotico tipico del XIX secolo. I lavori infatti iniziarono nel 1870 ma per completarli si dovrà aspettare il 1934. Rispetto all’esterno molto appariscente, gli interni sono semplici e con pochissimi decori. Stupiscono però le dimensioni: 82 metri di lunghezza, 75 di altezza, 47 metri di larghezza. Un vero gioiello di Puglia.
Conclusioni
Stornarella è uno dei comuni più importanti dei cinque Reali siti ed ha sicuramente molto da offrire al viaggiatore. Se siete in zona, vi consigliamo di spingervi anche sulla costa per visitare le zone costiere dei comuni di Margherita di Savoia con le sue meravigliose saline.
Se preferite, invece, spingervi verso l’entroterra, vi consigliamo di dirigervi verso la città dei Grifoni, Ascoli Satriano, oppure a Sant’Agata di Puglia. Insomma il territorio offre diverse opportunità per i viaggiatori: non avete altro che l’imbarazzo della scelta.
Il nostro viaggio termina qui. Abbiamo scoperto cosa vedere a Stornarella e nei suoi immediati dintorni. Non vi resta che partire per questo ennesimo viaggio alla volta di questo piccolo comune pugliese, lontano dalle tratte più battute dai turisti, ma pur sempre ricco di fascino e tradizione.