Spinazzola è terra di acque e di colline, che fa sorgere una antica nostalgia di quel territorio lucano a cui appartenne fino al 1811. Si trova immersa nella Murgia, a pochi passi da Poggiorsini ed altri piccoli comuni immersi nel verde.
Una di quelle rare parti di Puglia lontane dal mare, Spinazzola ha però un paesaggio affascinante tutto intorno: colline gentili che diventano, di colpo, precipizi affacciati sul corso del fiume Locone; sorgenti e cascatelle si perdono, verso ovest, in mezzo a boschi che tagliano il confine con la Basilicata. E in centro, invece, antichi palazzi, chiese affascinanti e una storia vivace che si legge anche nel volto della gente.
Dalle cave rosse di bauxite, al suggestivo ponte ottocentesco dei 21 archi, Spinazzola ha certamente molto da offrire, sia all’interno del comune che nei suoi immediati dintorni. Ecco dunque cosa vedere a Spinazzola e nelle vicinanze: buon viaggio.
Indice dei contenuti
- Storia di Spinazzola
- Ruderi del Castello
- Chiesa Madre
- Palazzi signorili
- Nei dintorni di Spinazzola
- Conclusioni
Storia di Spinazzola
Spinazzola è un nome strano che pare derivi dalla sua storia antica. Infatti qui, ai tempi dei Romani, esisteva una stazione di cambio per i viaggiatori chiamata “Ad Pinum“, la quale in seguito venne indicata come “Ex Pinus Solus” e quindi Espinasolus, da cui Spinazzola.
Dopo la caduta dell’impero romano, fu devastata da scontri e battaglie tra barbari e trovò un equilibrio soltanto nell’anno 1100 quando i Cavalieri Templari costruirono qui un ricovero. Fu forse il primo vero ospedale della Puglia e serviva inizialmente per curare i Crociati feriti di ritorno dall’Oriente, quindi divenne un punto di riferimento per tutta la regione.
Intorno al rifugio templare e al castello che vi fu costruito accanto, si formò il paese che crebbe man mano insieme all’economia del territorio, basata molto sull’agricoltura e sul grano. Spinazzola fece parte della Basilicata per quasi quattro secoli e divenne città per decreto reale nel 1735. Soltanto nel XIX secolo, sotto il dominio di Napoleone, Gioacchino Murat decise di regalare il territorio di Spinazzola a quella che allora si chiamava Terra di Bari.
Da quel momento, Spinazzola entra a far parte del cammino storico della Puglia e attualmente si trova compresa nella nuova provincia di Barletta-Andria-Trani. Oggi la popolazione vive principalmente di agricoltura – qui si producono le lenticchie più famose d’Italia – e di artigianato (le tessitrici di abiti da sposa di questa zona sono delle vere artiste). Il turismo la sta riscoprendo pian piano, specialmente alla ricerca di quegli itinerari escursionistici in una Puglia “diversa” dai soliti stereotipi.
Ruderi del Castello
All’interno del perimetro cittadino di Spinazzola si possono ammirare ancora oggi i resti della cinta muraria medievale, abbattuta in parte a inizio Novecento.
Il castello cittadino ad esse collegato oggi non esiste più, e per trovare un ricordo di fortezze medievali si deve andare in contrada Garagnone per ammirare i ruderi del castello, in cima al monte, distrutto dal terremoto del 1731.
Chiesa Madre
La chiesa madre è dedicata a San Pietro Apostolo e risale al XVII secolo. La forma di croce latina si divide in tre navate, decorate con molte opere ottocentesche ma anche con lavori artistici di epoca bizantina. Altre chiese di Spinazzola sono: la trecentesca chiesa dell’Annunziata, la chiesa di San Nicola, la cappella San Vito, la chiesa di San Sebastiano.
Bisogna ricordare anche l’importante Santuario Madonna del Bosco, che per la gente del posto è molto cara e sicuramente miracolosa tanto da dedicarle una festa a parte in agosto.
Palazzi signorili
Tra gli altri monumenti in città vanno certamente ricordati: le rovine dell’Ospedale dei Templari, in via Vignola, i palazzi signorili (Saraceno, Aquilecchia, Messere, Guidone&Catalani, Gagliardi…) molti dei quali privati, ma si possono ammirare nella loro splendida architettura esterna.
Spinazzola è inoltre famosa per le sue fontane: la Dirolla, la Raica, San Francesco, Pilone, Accannata … sono solo alcune di queste fonti monumentali e tutt’oggi funzionanti.
Nei dintorni di Spinazzola
Il paesaggio che circonda Spinazzola e fa capo al suo comune non è solo affascinante ma ricco di aree tutelate da riserve e parchi protetti. Ciò consente a visitatori e gente del posto di effettuare trekking e passeggiate alla scoperta di piante, fauna, località molto ben custodite. Tra un campo di grano, un colle e un boschetto, si possono incontrare dei monumenti particolari e originali, che qui in Puglia sono valore storico: le antiche masserie.
Tra le masserie più importanti e più belle, quella di Contrada Santa Lucia, quella di Capo d’Acqua, ma anche Donna Teresina Spada, il Quadrone, Paredano Pulcinella e fattoria Accannata. Andando alla scoperta delle masserie di Spinazzola si possono percorrere sentieri affascinanti, soprattutto attraverso i boschi.
Uno di questi, Bosco Monterezzi di Labriola, era parte di una proprietà terriera e comprende al proprio interno anche una fattoria, la masseria Falcicchio. Dentro Bosco Lograno si può ammirare la quercia roverella più grande dell’intera Puglia! Molto belli da vedere anche bosco Santa Lucia di Matera e bosco Spada Cotturri.
C’è una zona nel territorio comunale di Spinazzola che mette insieme natura, storia e monumento. Si tratta di località Grottelline, una collina rocciosa nelle cui cavità sono stati trovati reperti molto antichi, risalenti al Neolitico. I sentieri che conducono a questi antichissimi siti passano accanto a una masseria databile ai tempi dei Cavalieri Templari, e conferma il fatto che i siti rupestri della zona siano stati abitati fino al tardo Medioevo!
Infine, a 14 km dal centro di Spinazzola si può visitare il sito detto Murgetta Rossa, o “cava di bauxite”, dove sul fondo di una cava di roccia rossa si raccoglie l’acqua di un laghetto che assume colori incredibili a seconda della luce del sole.
Conclusioni
Spinazzola dista 80 km da Bari e dunque si serve dell’aeroporto del capoluogo pugliese, tra l’altro ben servito dai bus regionali. Chi preferisce andare in autonomia può affittare un mezzo proprio all’aeroporto e dirigersi verso Spinazzola tramite due soluzioni.
Via autostrada, tramite A14 uscite a Canosa di Puglia, proseguite sulla Strada Provinciale 230 per un totale di un’ora e mezza di viaggio; si impiega un po’ meno (un’ora e venti) seguendo da Bari la Statale 96 e poi le Provinciali 231 fino a Minervino, quindi la SP 63 e continuando sulle Provinciali 234, 138, 230.
Arrivare in treno non è consigliabile, data la difficoltà di collegamenti, ma chi lo utilizza deve scendere alle stazioni di Melfi (a 37km da Spinazzola) oppure di Barletta (41 km). Bisogna però mettere in conto che si dovrà proseguire il viaggio su mezzi pubblici locali, sottostando a orari non sempre rispettati.
Abbiamo scoperto assieme cosa vedere a Spinazzola e nei suoi immediati dintorni. Non vi resta che partire per questo piccolo angolo di Puglia, immerso nella Murgia ed al confine con la Lucania. Scoprirete luoghi unici, immersi nel verde, lontani dal caos della vita di tutti i giorni.