Rionero in Vulture, la città decorata al valore e ricca di attrattive turistiche, luogo incantevole situato alle pendici del monte vulture da cui prende il nome. Poco distante dai laghi di Monticchio. Un posto unico, gioiello della Basilicata, immerso nel verde che merita senza dubbio una visita approfondita.
Rionero in Vulture, comune di circa 12.500 abitanti in provincia di Potenza, prende il nome dal monte Vulture alle cui pendici è sorta l’attuale città. Lunga storia, tradizioni antiche e spinta verso la modernità, caratterizzano questo centro nel cuore della Basilicata che merita di essere incluso negli itinerari turistici.
Non vi resta che partire per la volta di Rionero, anche seguendo i consigli che troverete in questa guida e che vi guideranno per mano attraverso questi luoghi ricchi di storia, sapori e tradizioni. Mettetevi comodi e buona lettura.
Indice dei contenuti
- La storia di Rionero in Vulture
- Monticchio Lago Piccolo
- Palazzo Fortunato
- Chiesa Madre di San Marco Evangelista
- Centro olistico la Casa del Sale
- Le cantine del Notaio
- Birrificio Volture
- Herculea di Onofrio Barisiello
- Rionero in Vulture tra tradizione e futuro
La storia di Rionero in Vulture
Sulle origini del nome Rionero si dibatte ancora. Forse tutto nasce da Rivo Nigro, una sorgente che affiorava dal tufo del vulcano, oppure da Are Nigro, cioè il terreno di colore nero della zona, dove si ricavavano le pietre per costruire le case.
In ogni caso, gli insediamenti risalirebbero almeno al IV secolo a.C. grazie alla scoperta di sepolture risalenti a quel periodo. Sulla fiumara di Ripacandida, ci sono i resti di un acquedotto romano e gli scavi archeologici del 2004 hanno scoperto i resti di una comunità agricola e termale. sviluppata tra l’ultimo scorcio del periodo romano, che precede la nascita di Cristo, all’epoca tardo medievale.
Anche in questo caso, dobbiamo rifarci ai documenti ufficiali, come la bolla papale di Eugenio III del 1152 che cita Rionero, ma con la denominazione dell’epoca, che era Casale di Santa Maria di Rivo Nigro e feudo vescovile di Rapolla.
Il circondario di Rionero è stato occupato dai normanni e alcuni storici ritengono che, durante il periodo svevo, fosse territorio di caccia per Federico II. A inizio del 500, il paese è testimone di un fatto importante durante la dominazione della Spagna. Nel 1502 i comandanti militari francese e spagnolo si sono incontrati nella chiesa di Sant’Antonio per stabilire la spartizione del Regno di Napoli.
Rionero si sviluppa economicamente e la popolazione cresce nel corso del XVII secolo. Diventa infine comune autonomo con decreto del 1811 stabilito da Gioacchino Murat. Durante l’occupazione nazista del 1943, 18 abitanti sono stati fucilati dai nazisti dopo scontri tra militari tedeschi e alcuni contadini. Sul luogo del massacro è stata eretta la stele e Rionero ha ricevuto la medaglia d’argento al valor civile. Per decreto della presidenza della Repubblica, ha ottenuto anche il titolo di città.
Monticchio Lago Piccolo
Gli escursionisti possono trovare spunti molto interessanti per il loro soggiorno a Rionero in Vulture, con una puntata a Monticchio Lago piccolo per immergersi nella natura, noleggiare pedalò e risciò, oppure spingersi fino all’Abbazia di San Michele e visitare il museo. E’ consigliabile informarsi sui servizi bus navetta e ristoranti in anticipo, se si soggiorna in estate, quando aumenta l’affollamento turistico.
Palazzo Fortunato
Un’immersione nella cultura non guasta mai e Palazzo Fortunato, risalente al XVII secolo, è un sito storico con biblioteca che custodisce i volumi della famiglia che ha espresso anche Giustino Fortunato (1848-1932), storico, politico e rappresentante del meridionalismo. La raccolta spazia da volumi cinquecenteschi, ai testi dell’illuminismo, fino alle opere dell’800, gestite dalla direttrice bibliotecaria.
Il tema della storia è sentito da molti turisti che non disdegnano neppure una visita al museo del brigantaggio di Rionero di Volture. L’edificio mostra un’esposizione sul tema che riporta a una pagina drammatica della storia post risorgimentale italiana, con alcune cicatrici mai del tutto rimarginate.
Chiesa Madre di San Marco Evangelista
Questa chiesa barocca risale al XVII secolo, è in pieno centro storico di Rionero e si nota anche da lontano per il suo campanile. Ha una facciata dai colori delicati e brillanti al tempo stesso. La sua cupola è molto ammirata per le decorazioni e gli interni eleganti. L’atmosfera invita a immergersi per qualche istante nel silenzio e nella riflessione, osservando l’altare e le raffigurazioni sacre, a partire da quella di San Marco, a cui la chiesa è dedicata.
Centro olistico la Casa del Sale
Non solo salute per mente e spirito, ma anche cura del corpo. Rionero offre infatti anche la possibilità di trascorrere momenti davvero rilassanti nel centro specializzato in trattamenti orientali come lo Shiatzu, il linfodrenaggio e la riflessologia plantare. Molto importante il nome del centro, che deriva dalla stanza del sale puro di miniera micronizzato, per favorire la respirazione e la fluidificazione del muco.
Le cantine del Notaio
Si può fare una viaggio ideale nelle attrattive enogastronomiche, offerte da Rionero in Vulture, iniziando proprio a scoprire l’ambiente tipico della zona. Le Cantine del Notaio sono una meta per enologi e appassionati degustatori. Ma non ci si limita ad assaggiare i vini, si percorrono anche le grotte francescane, in un’atmosfera suggestiva che ricollega alla storia passata. Il tufo vulcanico ha segnato certamente il paesaggio e le cantine ne sono una testimonianza dove si ascoltano racconti e si approfondiscono tradizioni locali e l’arte della viticoltura.
Rionero offre anche l’opportunità di visitare la casa vinicola D’Angelo, che ha una storica tradizione a livello locale, con tour dedicati per esperti e appassionati che degustano e acquistano vini conosciuti a livello nazionale ed estero.
Esperienza di qualità anche alla casa vinicola Armando Martino, dove i visitatori sono accompagnati in un percorso che aiuta a distinguere tutte le varietà enologiche locali, come il vino aglianico del Vulture, per degustatori a ogni livello di esperienza.
Birrificio Volture
Per restare in tema, Rionero attende i visitatori anche al birrificio Volture dove alle birre artigianali si affiancano panini e taglieri di affettati che offrono un binomio di sapori molto apprezzato dai turisti.
Herculea di Onofrio Barisiello
Una full immersion nei prodotti tipici del Vulture non sarebbe completa senza una sosta a Herculea di Onofrio Barisiello dove si producono e vendono prodotti tipici. Si può inoltre visitare l’azienda e i turisti apprezzano questa produzione lucana, a partire da olio e miele, realizzati con metodi totalmente naturali.
Rionero in Vulture fra tradizione e futuro
Molti conoscono la città per la ricchezza di acque minerali e alcune marche, come Lilia e Sveva, sono imbottigliate proprio dall’azienda fonti del Volture.
Tuttavia, la città punta anche all’innovazione scientifica e ospita il CROB che è considerato un centro per la ricerca a livello oncologico di livello nazionale.
Abbiamo visto assieme cosa vedere in questo luogo ricco di attrazioni, natura, storia. Con questa guida a portata di mano, saprete con esattezza cosa vedere a Rionero in Vulture e nei suoi immediati dintorni, senza perdere neppure una delle tante attrattive della zona.
Storia, prodotti tipici e genuini, paesaggi suggestivi e interesse scientifico, mettono Rionero in pista per affrontare il futuro, senza dimenticare il legame con la sua tradizione. Se siete nelle vicinanze, infine, e capitate nel periodo giusto, vi consigliamo di assistere alla tradizionale sagra della castagna, detta Varola, che si svolge nella vicina Melfi