Cosa vedere a Rende

Siete appassionati di arte e cultura, e vorreste organizzare un viaggio turistico in una città che non rientri tra le solite grandi città? In questo articolo vedremo assieme cosa vedere a Rende e nelle sue immediate vicinanze.

Rende è una piccola cittadina della Calabria dal gusto medievale, costruita sulle pendenze di un colle in epoca normanna.

Nata come roccaforte, subì grandi trasformazioni nel corso del tempo, diventando, verso il 1970, una importante città universitaria.

Definita, non a caso, la città dei musei, ospita numerose opere dell’Ottocento e del Novecento di artisti famosi, come Giorgio de Chirico e Mattia Preti.

Altre importanti opere d’arte sono custodite nelle numerose chiese presenti in città, le quali spiccano anche per lo stile architettonico. Non solo cultura, naturalmente: a rende è anche possibile rilassarsi nel verde del Parco Robinson o del Giardino Botanico dell’Università della Calabria.

Indice dei contenuti

Castello Normanno

Situato nel centro storico, nel punto più alto della collina su cui si erge la città, il Castello Normanno venne costruito nel XI secolo.

Il committente dell’imponente opera fu un noto condottiero che partecipò anche alla Prima Crociata, Boemondo I d’Antiochia, figlio di Roberto il Guiscardo.

La costruzione del Castello era stata progettata già anni prima da quest’ultimo, il quale aveva in mente di creare nella valle del Crati una serie di roccaforti con scopo difensivo.

Dato lo scopo per cui era sorto, non stupisce che questo immenso edificio sia caratterizzato dalla presenza di piccole finestre e feritoie da cui gli arcieri potevano lanciare frecce contro i nemici. 

Sul portone d’ingresso e sulle tre torri si può notare lo stemma della città.

Fino al 2011 il Castello Normanno ha ospitato la sede del Municipio, il quale è stato successivamente spostato nel Parco Rossini.

Museo Civico di Rende

Percorrendo un paio di chilometri, si raggiunge il Museo Civico di Rende.

Ospitato nel Palazzo Zagarese, il Museo Civico venne fondato negli anni Ottanta, quando il comune acquistò l’edificio dalla famiglia Zagarese.

La costruzione del palazzo iniziò nel 1695 su commissione di Maurizio Zagarese, allora sindaco della città, e subì, nel corso dei secoli, numerose ristrutturazioni.

Il Museo in esso ospitato si divide in due parti, una dedicata al folklore e un’altra dedicata a Achille Capizzano, pittore di origini rendesi, morto a Roma nel 1951.

L’area museale dedicata al folklore e intitolata al barone Raffaele Lombardi Satriani, celebre etnologo calabrese, conserva e tramanda usi e costumi della tradizione popolare calabrese, dalla cucina tradizionale all’artigianato fino alla vita sociale e religiosa. Visitando questa sezione del museo ci si potrà dunque in una realtà ormai passata, ma che merita di essere ricordata.

La sezione della pinacoteca, intitolata al pittore Capizzano, mette in mostra opere di gran pregio. Tra le più interessanti possiamo citare “Il Soldato” di Mattia Preti e “La Madonna della Purità” di Dirk Hendricksz.

Museo Maon

Chi è appassionato di arte dell’Ottocento e del Novecento, non potrà certo lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare il bellissimo Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, noto come Museo Maon, attualmente sotto la direzione di Tonino Sicoli.

Inaugurato a Palazzo Vitari nel 2004, per iniziativa dell’associazione “Achille Capizzano”, il museo mette in mostra tutta l’eccellenza dell’arte calabrese, senza rinunciare però a proporre anche opere, mostre e pubblicazioni monografiche dedicate ai grandi artisti italiani e stranieri, come Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni e Man Ray.

La mostra permanente è suddivisa in varie sezioni, tra cui quelle dedicate ad Achille Capizzano, all’arte calabrese e alle opere dei Maestri del Novecento. Tra le opere più interessanti è possibile ammirare la “Scena Evangelica” di Salvador Dalì, la “Farfalla di George Braque e la “Tigre di Mimmo Rotella, oltre a opere di Picasso, Max Ernst e altri.

Oltre alla collezione permanente, il museo organizza interessanti mostre a tema.

Chiesa del Rosario

Bellissima costruzione settecentesca in stile barocco, la Chiesa del Rosario è situata nella piazza del Seggio, in pieno centro storico.

Costruita a partire dalla fine del 1677, la chiesa è stata modificata e rimaneggiata più volte nel corso del secolo successivo, fino a raggiungere, verso la fine del 1700, l’aspetto che ha oggi.

La facciata in pietra cava di Mendicino, realizzata nel XVIII secolo da Raffaele e Giuseppe De Bartolo, richiama lo stile molto affine a quello dell’arte napoletana di quel periodo. La facciata è divisa in tre sezioni, di cui la centrale più rientrante.

Il grande portale in legno  è sormontato da elaborate decorazioni vegetali ed è incorniciato da colonnine. Le parti laterali presentano invece delle lesene sormontate da capitelli in stile corinzio e nicchie a conchiglia tipicamente barocche.

All’interno sono presenti interessanti affreschi di Cristoforo Santanna.

Santuario della Madonna di Costantinopoli

Solido e dall’aspetto quasi austero se comparato alla chiesa precedente, anche il Santuario della Madonna di Costantinopoli risale all’epoca barocca.

La costruzione è iniziata intorno al 1600, ma ha subito notevoli modifiche nel corso del tempo. L’attuale facciata, realizzata nel 1719, presenta nella parte superiore una magnifica finestra istoriata in vetro policromo raffigurante la Madonna di Costantinopoli con il Bambino.

L’interno della chiesa, sviluppato su una pianta a croce latina e ravvivato dalla finestra istoriata, si pone in netto contrasto con l’austerità esteriore. Ricco di decorazioni, presenta una cupola interamente affrescata dal Capizzano con immagini della Vergine di Costantinopoli in Gloria.

L’altare maggiore è realizzato con dei marmi policromi, mentre nella cappella si può ammirare una bellissima icona a olio realizzata su un supporto di rame.

All’interno del Santuario è presente anche un piccolo museo in cui sono esposti paramenti sacri e oggetti d’argento risalenti al 1600.

Chiesa di Santa Maria Maggiore

Il Duomo, ossia la chiesa di Santa Maria Maggiore, è una costruzione risalente al XII secolo. 

Caratterizzato da una facciata molto semplice su cui spicca l’alto rosone, il Santuario è realizzato con una tradizionale pianta a croce latina suddivisa in tre navate.

Purtroppo la chiesa ha subito notevoli danni a causa dei terremoti. Per metterla in sicurezza, i responsabili dei lavori hanno dovuto posizionare sulle colonne originali dei pilastri rettangolare.All’interno della chiesa è possibile ammirare numerose statue religiose realizzate in marmo o in legno, nonché dipinti di Giuseppe Grana e Cristoforo Santanna.

Chiesa di San Francesco d’Assisi

La chiesa di San Francesco d’Assisi è una costruzione solida, in mattoni a vista, che rispecchia la sobrietà e la calma tipica dei francescani.

Risalente al 1525 e inaugurata otto anni dopo, la chiesa subì notevoli danni in seguito ai terremoti.

Nel 1647 venne sottoposta a dei restauri che ne modificarono in parte l’aspetto.

Di fianco alla costruzione principale sorgeva un convento, oggi utilizzato dall’Università della Calabria per l’organizzazione di conferenze e convegni.Le pareti di questa parte dell’edificio mostrano ancora i bellissimi affreschi realizzati da Francesco Pellicore da Castrolibero nel 1740, raffiguranti scene della carità francescana.

Museo del Presente

Allontanandoci dal centro storico e dirigendoci verso il moderno quartiere di Roges, troviamo il Museo del Presente.

Ospitato in un edificio moderno e dedicato  all’arte contemporanea e alla fotografia, il Museo nasce con l’intento di offrire alla popolazione molti eventi culturali: spettacoli, convegni, mostre fotografiche e di arte contemporanea e presentazioni di libri.

All’interno della struttura su due piani sono presenti un cineforum e otto sale dedicate alle esposizioni. Visitando il Museo, ci si potrà anche rilassare all’internet café.

Tra gli artisti che hanno esposto presso il museo del Presente ricordiamo Domenico lo Russo, Ivana Russo e Anna Romanello.

Parco Robinson

Dopo tanta cultura, troviamo un posto per rilassarci.

Rimanendo nel quartiere di Roges, possiamo visitare il Parco Robinson, attualmente incluso in un’azione di recupero territoriale volta a trasformare questo spazio nel “parco inclusivo più grande d’Europa”.

Nato negli anni Settanta come primo parco cittadino della zona, regala alla popolazione e ai turisti uno stacco dalla vita urbana.

Immersi nel verde, è possibile fare una passeggiata fra la natura, soffermandosi ad ammirare l’anfiteatro e il laghetto abitato da papere e anatre.

Nel parco sono anche presenti delle aree attrezzate per i bambini e una pista da pattinaggio.

Il progetto di riqualifica prevede l’introduzione di percorsi sensoriali.

Giardino Botanico dell’Università della Calabria

Ad Arcavacata, presso l’Università della Calabria, è possibile visitare il bellissimo Orto Botanico.

Su un’estensione di 8 ettari, sono presenti aree naturali ricche di boschi di pioppi e querce, oltre a zone dedicate alla coltivazione del grano, degli ulivi e di altri prodotti agricoli.

Visitando l’Orto Botanico si potranno ammirare oltre 400 specie di piante vascolari tipiche del luogo.

Vi sono poi raccolte di piante in pericolo di estinzione e di piante esotiche.

Conclusioni

Terminata la visita a Rende, è possibile fare un veloce viaggio a Cosenza. In soli 25 minuti di treno potrete raggiungere il capoluogo, visitando alcune delle meraviglie del suo centro storico.

In questa guida abbiamo visto assieme cosa vedere a Rende e nelle sue immediate vicinanze. Un luogo unico e suggestivo immerso nella Calabria più vera.

Passeggiando per uno dei borghi più belli d’Italia, potrete visitare il Castello Normanno-Svevo sul Colle Pancrazio, il Museo Diocesano dov’è custodita la Stauroteca, croce d’oro che custodisce, secondo la leggenda, una scheggia della croce del Cristo, e la meravigliosa cattedrale di Santa Maria Assunta.

Potrete poi soffermarvi in piazza XV Marzo e ammirare i notevoli edifici che vi si affacciano: il Palazzo del Governo, il Teatro Comunale Rendano e l’Accademia Cosentina.

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Informazioni sull'autore

Jack Pastrano è nato a Napoli. Travel Blogger professionista, appassionato di viaggi, cultura e territorio. Da anni si impegna per valorizzare le bellezze del territorio italiano descrivendole con cura, passione e dedizione e mettendo il suo sapere al servizio degli utenti. Ama correre, fare trekking, ascoltare musica metal e - specie nei momenti di stress - sorseggiare del buon vino.

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