Matino è un centro abitato collocato ai piedi del Colle Sant’Eleuterio, sul versante occidentale del Salento meridionale. Si tratta di un comune ricco di storia, un borgo autentico della Puglia che offre ai turisti una grande varietà di luoghi da visitare oltre alle tante iniziative che si svolgono anche al di fuori della stagione turistica.
Situato nell’entroterra pugliese, ma non molto distante dalle bellezze della costa come la baia di Gallipoli, Matino rappresenta senza dubbio un punto strategico per chi sogna una vacanza in Salento senza spendere una fortuna. Soggiornare a Matino, infatti, vi permetterà di muoversi con facilità verso le zone costiere.
Oggi partiremo per un viaggio virtuale alla scoperta di questo comune della provincia leccese. Scopriremo nel dettaglio cosa vedere a Matino e nei suoi dintorni, cercando di capire al meglio cosa questo piccolo comune, ricco di storia, ha da offrire ai suoi visitatori. Non vi resta che mettervi comodi e proseguire nella lettura di questa breve guida su Matino.
Indice dei contenuti
- Matino: la storia
- Chiesa di Santa Maria della pietà
- Chiesa di San Giorgio Martire
- Palazzo Marchesi del Tufo
- I dintorni di Matino
- I frantoi ipogei
- Curiosità su Matino
- Conclusioni
Matino: la storia
La storia di Matino parte dalla prima testimonianza risalente al 1099. Si tratta di un documento storico che attesta la presenza del borgo come centro occupato stabilmente durante il periodo normanno. Circa un secolo più tardi proprio i Normanni, nella figura di Tancredi D’Altavilla, infeudano il territorio matinese a favore dei De Persona, che diventano la prima famiglia di Baroni a insinuarsi nel centro abitato sul Colle Sant’Eleuterio.
Nel corso del medioevo i De Persona ingaggiarono una disputa con i D’Angiò per il possesso di Matino e di tutto il Colle e riuscirono però a spuntarla fino al sedicesimo secolo, momento in cui il territorio passò nelle mani dei Del Tufo.
Naturalmente, come tutti i borghi di questo tipo, anche Matino offre notevoli bellezze da visitare all’interno del suo centro storico. Tra vicoli stretti e tortuosi, stradine e palazzi barocchi, il paesino mantiene intatta la sua radice storica catturando l’attenzione del visitatore che quasi viene immerso in una realtà temporale diversa da quella odierna.
Chiesa di Santa Maria della pietà
Si tratta di uno dei luoghi più rappresentativi per la storia della comunità. Venne costruita nel 1620 e la sua caratteristica è quella di possedere un arco, il famoso Arco della Pietà ad essa connesso, che consente ancora oggi il passaggio per le vie del centro storico di Matino ed è situato all’ingresso del paese.
Fu un teatro importante per l’opera della Confraternita della Pietà, che la fece diventare una delle chiese più importanti di tutta la Puglia e la portò a sviluppare una grande comunità di cristiani attorno al centro abitato. Nell’abside domina l’affresco del Cristo re e, alzando la testa verso la volta, si possono notare i numerosi scomparti dove sono raffigurate scene bibliche e, al centro di essi, la rappresentazione figurata del Padre eterno.
Chiesa di San Giorgio martire
La chiesa di San Giorgio viene anche chiamata Chiesa matrice ed è sicuramente l’edificio religioso più importante di tutto il paese. Anche la contrada del primo nucleo abitativo dei martinesi prendeva il nome di San Giorgio; quando ci si accorse che non bastava a contenere tutti i nuovi membri della comunità che si era formata i matinesi decisero di ricostruirla di dare vita anche alla chiesa stessa.
Si pensa che il nome del Santo a cui è dedicata la chiesa, San Giorgio, sia stato scelto in quanto veniva venerato come il santo protettore dei matinesi dai continui attacchi dei Saraceni che si sono susseguiti nel corso dei secoli.
Palazzo Marchesi Del Tufo
I Marchesi Del Tufo sono l’ultima famiglia i cui membri furono feudatari della città. All’inizio della sua storia, ossia verso la fine del 1200, il palazzo era nato come baluardo difensivo ma nel corso dei secoli la sua funzione è cambiata e quando, verso la fine del 1500, i Del Tufo si stabilirono al suo interno, trasformarono le sue stanze in veri e propri musei.
Particolare di nota sono le stalle visitabili e “diverse dal solito”. I Del Tufo, infatti, avevano una vera e propria passione per i cavalli e decisero di inserire all’interno delle stalle addirittura delle volte affrescate che rappresentavano proprio scene raffiguranti dei cavalli.
All’interno del palazzo, oltre ad essere conservati altri affreschi, è possibile visitare la cappella dove è custodito il grande stemma nobiliare dei Del Tufo. Una curiosità sulla sua costruzione: il palazzo sorge proprio sopra una cava da cui sono stati presi i materiali per edificarlo; si può notare che questi stessi materiali sono stati usati per molte altre costruzioni all’interno di Matino.
I dintorni di Matino
Sono numerose anche le attrazioni che si possono visitare uscendo dal centro abitato. Tutto il territorio del Colle Sant’Eleuterio, infatti, è ricco di storia, in particolare di testimonianze sulle prime comunità cristiane. Non a caso sono tantissime le chiese edificate lungo tutto il territorio del provincia leccese e che nel corso del tempo hanno subito diverse modifiche soprattutto nei loro stili architettonici.
Tra queste spicca sicuramente uno dei luoghi di culto di più interessante valore artistico: la Chiesa del Crocifisso che ha un’origine datata intorno al 1500. Le altre chiese sembrano essere state costruite successivamente, intorno al diciottesimo secolo. È il caso della Chiesa della Madonna del Carmine e della Chiesa dell’addolorata. Sempre del 1500, invece, è il convento dei domenicani chiamato Santa Maria del soccorso.
I frantoi ipogei
Passeggiando tra i vicoli stretti della città vecchia è possibile scendere nei frantoi. È qui che, durante il periodo dei primi insediamenti umani e urbani nel territorio salentino, la vita contadina era quella più diffusa.
Sono numerose le testimonianze che sono rimaste fino a noi, in particolare quelle relative ai frantoi dove si possono ancora vedere le attrezzature usate per la prima molitura: delle pietre a forma di ruota pesantissime che riducevano le olive in poltiglia per poi ricavarne un prezioso olio.
Curiosità su Matino
Una delle tradizioni antiche di Matino è la festa di San Giorgi Piccinnu (San Giorgio piccolo) che si tiene il 27 febbraio di ogni anno. Essa vuole ricordare il momento in cui, nel 1867, la statua lignea di San Giorgio sudò salvando Matino dalla peste. In origine, per celebrare la ricorrenza si portava per le vie del paese una statua di San Giorgio di piccole dimensioni, da qui il motivo del nome San Giorgio piccolo.
Parlando invece di una curiosità che riguarda strettamente gli abitanti, non è raro sentirli chiamare “Bruscia pajare” (brucia paglia). Questo appellativo è dovuto al fatto che i matinesi, almeno secondo tradizione, sono soliti scaldarsi molto durante le discussioni e “prendere fuoco come la paglia”.
Conclusioni
Come abbiamo avuto modo di vedere, Matino rappresenta un punto strategico che consente di arrivare facilmente sulle coste del nostro splendido Salento. Matino, tuttavia, non è solo uno snodo strategico, ma presenta anche diverse bellezze degne di nota.
Con questa guida alla mano, sarai in grado di sapere esattamente cosa vedere a Matino senza tralasciare i suoi dintorni. Non ti resta che preparare lo zaino e partire per questa nuova avventura verso questa terra bellissima ricca di storia, natura e tradizioni.