Cosa vedere a Martignano

La Provincia di Lecce pullula di piccoli borghi folkloristici e ricchi di storia e tradizioni. Il Salento non è solo spiagge caraibiche come in molti che non conoscono questa zona possono pensare. Ecco perché oggi vogliamo condurvi per mano proprio in uno di questi borghi, andando a scoprire cosa vedere a Martignano e dintorni.

Martignano è un piccolo comune pugliese in provincia di Lecce che ad oggi conta all’incirca 1.500 abitanti. Questo borgo, conosciuto come il più piccolo comune della Grecia Salentina, è situato proprio nel cuore del Salento a pochi chilometri dal mare Adriatico. Sono ben 12 i comuni che appartengono alla Grecia Salentina, nello specifico: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Sogliano Cavour, Soleto, Sternatia, Zollino.

In particolare, Martignano sorge su una piccola altura chiamata Serra ricoperta da secolari piante di ulivo e dalla tipica vegetazione sempreverde della macchia mediterranea, la quale offre splendidi paesaggi naturalistici. Nel centro storico sono inoltre presenti diversi edifici d’interesse storico e religioso, ogni anno vengono organizzate manifestazioni molto importanti, e non mancano mai luoghi di ristorazione perfetti per fare una sosta degustando le pietanze tipiche del luogo. 

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Chiesa Madre di Santa Maria dei Martiri

Partendo dai luoghi di culto presenti sul territorio di Martignano, con particolare rilevanza anche storica e artistica, troviamo diverse Chiese e Cappelle ancora in uso.  La principale chiesa del territorio è la Chiesa Madre di Santa Maria dei Martiri, risalente alla prima metà del XVI secolo. 

Questa chiesa è stata rimaneggiata nel corso dei secoli fino alla struttura he oggi è possibile ammirare, con una facciata semplice e curiosi archetti pensili a forma di conchiglia che definiscono il contorno della chiesa anche sui lati, di gusto tipicamente cinquecentesco.

Rispetto all’esterno molto sobrio, l’interno della chiesa è molto ricco e particolareggiato, con altari barocchi scolpiti da artisti leccesi, numerose tele pittoriche prodotte da artisti salentini, la statua argentea di San Pantaleone e uno splendido pavimento a mosaico realizzato nell’Ottocento. 

Chiesa di San Francesco d’Assisi

Di notevole importanza anche la Chiesa di San Francesco d’Assisi, risalente agli anni Settanta del XVII secolo. Questa chiesa presenta una facciata semplice, inquadrata da due paraste con capitelli di ordine ionico. Al cento spicca una grande finestra in asse con il portale d’accesso alla chiesa.

L’interno presenta una pianta con un’unica navata, con tre piccole cappelli che custodiscono diversi altari

Cappella di San Giovanni Battista

Diverse sono anche le Cappelle presenti sul territorio di Martignano. La prima è la Cappella di San Giovanni Battista, in Piazza Palmieri, nata come cappella priva nel 1621. La cappella è costituita da un solo vano con una copertura a volta a botte.

Proprio in cima a questa copertura è presente poi un piccolo campanile a vela. Per ciò che riguarda invece l’interno della cappella, questo risulta completamente affrescato con immagini divise su due cicli pittorici orizzontali. 

Il ciclo pittorico superiore è diviso a sua volta in undici riquadri che illustrano la Vita di San Giovanni Battista; mentre il ciclo pittorico inferiore mostra le immagini di Cristo con gli Apostoli e Santi. T

ali affreschi risalgono al Seicento e probabilmente sono stati eseguiti in fasi diverse e da pittori diversi. All’interno è presente anche un altare ottocentesco che conserva tutt’ora la tela pittorica seicentesca di San Giovanni Battista nell’atto di battezzare Gesù

Cappella della Madonna delle Grazie

Di notevole rilevanza è anche la Cappella della Madonna delle Grazie, nata attorno alla fine del Cinquecento e spesso chiamata dagli abitanti del borgo cunèddha. Ad oggi questa piccola cappella è custode dell’icona della Madonna delle Grazie Insieme ai Santi Eligio e Donato

Infine troviamo la Cappella del Mantovano, una chiesa extraurbana costruita con le offerte degli abitanti di Martignano nel 1696. Nella cappella, l’altare barocco è intitolato alla Madonna delle Grazie, al centro spicca una folta raggiera di un sole che anticamente racchiudeva un affresco scomparso. La cappella è stata poi restaurata nel corso dell’ottocento e di recente è stato sovrapposto un nuovo affresco a quello originario.

Palazzo Palmieri

Per ciò che riguarda invece le architetture civili storiche di Martignano, tra i più importanti troviamo Palazzo Palmieri, costruito come residenza con un forte impianto cinquecentesco nel XVIII secolo. La facciata è molto semplice con rimanenze della feritoia rettangola e di un’apertura sferica. Molto particolare è invece il triscele sull’architrave del portale d’ingresso, un motivo iconografico di origine orientale composto da bracci curvilinei che girano nella stessa direzione. 

Il palazzo presenta due piani fuori terra, un cortile centrale pavimentato, e un’elegante terrazza. Attualmente, all’interno dell’edificio ha sede il Parco Turistico Culturale Palmieri, Centro servizi al Turismo e alla Cultura. Nelle sue sale vengono svolti durante l’anno molte iniziative culturali e sono inoltre presenti servizi gratuiti come Biblioteca, Front Office Turistico e Mediateca. 

Pozzelle di Martignano

Martignano offre ai propri turisti anche le caratteristiche Pozzelle, ovvero un raggruppamento di antichi e piccoli serbatoio proprio per la raccolta dell’acqua. Le Pozzelle venivano scavate nella roccia friabile in una naturale depressione del terreno, e nell’antichità venivano rivestite con pietre di calcaree permeabili per permettere alle acque piovane di filtrare.

Quelle ad oggi ancora visibili presentano profondità diverse, dai 4 ai 6 metri, con una particolare forma a imbuto capovolto. Le Pozzelle, spesso chiamate anche Pozzi di San Pantaleo, Si trovano nella parte più bassa del paese, proprio dove le acque piovane grazie alla composizione del suolo, permangono a lungo. 

Carnevale di Martignano e della Grecia Salentina

Per chi desidera trascorrere un po’ di tempo a Martignano potrebbe essere utile sapere che proprio qui ogni anno si svolge il Carnevale della Grecia Salentina, un’importante manifestazione che coinvolge tutti i comuni grici.

Tra le diverse iniziative, la manifestazione prevede una grande sfilata di carri allegorici e di gruppi mascherati l’ultima domenica di carnevale. Uno splendido momenti di allegria e una perfetta scusa per assaggiare i buonissimi dolci pugliesi tipici del periodo di Carnevale. 

Cosa vedere nei dintorni di Martignano 

Anche nei dintorni di Martignano vi sono luoghi di particolare interesse sia culturale che naturalistico. La zona si trova infatti in una posizione strategica poco distante dal mare, ed è per questo che consigliamo di fare tappa nelle spiagge più belle del territorio.

Tra queste Torre dell’Orso, Alimini, e la Baia dei Turchi. Spiagge con scorci stupendi e un mare cristallino, alcune attrezzate altre assolutamente libere. Ma non è tutto, perché nelle vicinanze di Martignano consigliamo anche una visita al Castello di Acaya, e ai borghi di Calimera, Caprarica di Lecce, Sternatia e Zollino. Ogni centro storico offre infatti diversi luoghi ed edifici interessanti da visitare, oltre a molteplici luoghi di ristorazione nei quali fare piacevoli soste per degustare i prodotti tipici del Salento. 

Come raggiungere Martignano

Vediamo infine come fare per raggiungere Martignano partendo da Lecce, suo capoluogo di Provincia. Martignano dista circa 20km da Lecce ed è quindi molto semplice da raggiungere. In autovettura vi basterà imboccare la SS16 in direzione sud e riuscirete ad arrivare a destinazione in circa 20 minuti.

Se invece il vostro intento è quello di utilizzare i mezzi pubblici, allora potrete prendere il bus in partenza da Lecce Palazzetto Dello Sport a Martignano.  Il bus opera due volte al giorno dal lunedì al sabato ed impiega circa 35 minuti.

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Informazioni sull'autore

Jack Pastrano è nato a Napoli. Travel Blogger professionista, appassionato di viaggi, cultura e territorio. Da anni si impegna per valorizzare le bellezze del territorio italiano descrivendole con cura, passione e dedizione e mettendo il suo sapere al servizio degli utenti. Ama correre, fare trekking, ascoltare musica metal e - specie nei momenti di stress - sorseggiare del buon vino.

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