In Puglia è una regione ricca di storia, tradizioni, cultura e bellezze naturali. Questa regione ospita tantissimi piccoli borghi e paesi, provincia per provincia, che conservano l’autenticità di un tempo mantenendo fascino e semplicità tra antiche botteghe, architetture e piatti della tradizione locale.
Tra i piccoli centri della provincia di Brindisi, nella parte alta del Salento, c’è Latiano. Si tratta di un comune di poco più di 13mila abitanti che si sviluppa metà strada tra Brindisi e Taranto, nel cosiddetto territorio messapico dell’entroterra brindisino.
Latiano offre ai visitatori diverse attrazioni da non perdere, si tratta di una meta ideale per chi desidera scoprire le bellezze di questa zona della Puglia meridionale. Nelle prossime righe vedremo insieme cosa vedere a Latiano e dintorni così da avere un quadro più definito su cosa non perdere tra architetture civili e religiose durante una visita in questo centro. Buona lettura e buon viaggio!
Indice dei contenuti
- Castello
- Parrocchia Collegiata Santa Maria della Neve
- Altre chiese di Latiano
- Nei dintorni di Latiano
- Come raggiungere Latiano
Castello
Tra i principali luoghi di interesse da visitare c’è sicuramente il Castello di Latiano, conosciuto anche come Palazzo Imperiali. Il Palazzo marchesale che si erge severo nel centro storico, precisamente in Piazza Umberto I, risale probabilmente al XII secolo ed è stato oggetto di diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo.
Da fortezza difensiva la struttura ha assunto l’aspetto di un palazzo signorile tra il ‘600 e ‘700 quando passò nelle mani di Carlo Imperiali III, marchese di Oria e Francavilla. La famiglia Imperiali ha ceduto nel 1909 il Castello al Comune. Oggi questa storica struttura è sede della Biblioteca comunale e presenta diverse sale espositive.
Parrocchia Collegiata Santa Maria della Neve
La Parrocchia Collegiata Santa Maria della Neve è la Chiesa Madre di Latiano. Costruita sui resti di una chiesa del XIII secolo, questa importante struttura religiosa è dedicata a Santa Maria della Neve. La chiesa è stata restaurata nel ‘700 assumendo l’attuale facciata in stile barocco con le due nicchie ospitanti le statue degli apostoli Pietro e Paolo ai lati del portale d’accesso.
Durante il ‘700 la chiesa da parrocchiale passò ad essere collegiata. Nel corso del ‘900 sono stati attuati diversi lavori di restauro. L’interno ha un impianto basilicale a tre navate divise da colonne con capitelli in stile ionico. La navata centrale termina con l’altare maggiore. Su questo è possibile ammirare il Crocifisso ligneo e le pregevoli tele di Oronzo Tiso. Suggestiva la cappella del Santissimo Sacramento.
Altre chiese di Latiano
Tra i principali luoghi di preghiera da visitare a Latiano c’è il Santuario di Santa Maria di Cotrino. Dedicato alla Madonna di Cotrino, sulla strada vecchia che collegava Latiano ad Oria sorge il piccolo e antico santuario, annesso al monastero dei Padri Cistercensi.
L’antico santuario risale al ‘600, venne poi restaurato e ampliato nell’800. I lavori di realizzazione del nuovo santuario iniziarono nel 1978 e furono ultimati nel 1992 in Contrada Cappella. Molto più grande dell’antico santuario, custodisce al suo interno le preziose opere bronzee dello scultore Carmelo Conte di Latiano.
Il centro di Latiano vanta la presenza di diverse chiese interessanti da visitare. Eccone alcune da non perdere durante il vostro giro alla scoperta di questo comune del Brindisino: la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa di Sant’Antonio, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la Chiesa del Santissimo Rosario e le chiesette rurali in contrada Coltura risalenti all’XI secolo.
Nei dintorni di Latiano
Nelle vicinanze di Latiano ci sono diverse località da non perdere per poter apprezzare al meglio questo splendido territorio della Puglia meridionale. Annotate i nostri consigli per un tour alla scoperta della provincia di Brindisi su cosa fare e vedere nei dintorni di Latiano.
A pochi chilometri da Latiano si trova la città di Mesagne, un comune di quasi 26mila abitanti nella provincia di Brindisi. Il centro storico presenta una particolare forma a cuore e ospita diversi monumenti e architetture storiche come il Castello Normanno-Svevo. Per gli amanti della storia antica non può di certo mancare una visita al Museo del territorio Ugo Granafei che ospita reperti archeologici ritrovato nel territorio di Mesagne.
Non molto distante dal centro di Latiano potete raggiungere Oria per visitare il suo caratteristico centro storico e i suoi edifici religiosi tra viuzze e stradine tortuose. A circa 13 chilometri potete visitare anche Francavilla Fontana, una cittadina salentina fondata dal popolo dei Messapi nella lontana epoca preromana conosciuta anche come “Città degli Imperiali” per la famiglia di principi imperiali che la governò per circa due secoli rendendola un importante centro culturale in tutta la Puglia.
Con circa 20 minuti di viaggio è possibile raggiungere il capoluogo di provincia, la città di Brindisi. Ricca di bellezze architettoniche e naturali, storia e cultura, Brindisi è uno dei centri più popolosi del Salento che vi conquisterà con le sue numerose attrazioni.
Come raggiungere Latiano
Ora che avete un quadro più chiaro su cosa fare e vedere nel piccolo centro salentino della provincia di Brindisi, sarete sicuramente curiosi di sapere come raggiungere Latiano utilizzando la vostra autovettura o scegliendo i mezzi pubblici in partenza dal capoluogo di provincia, la città di Brindisi.
Se decidete di intraprendere il vostro viaggio in auto, passando per la SS7 per un percorso di circa 25 chilometri riuscirete a raggiungere la vostra destinazione in meno di 30 minuti. In alternativa, potete optare per i mezzi pubblici.
Cliccate qui per visionare percorsi e orari di partenza così da programmare al meglio il vostro viaggio verso questo caratteristico paese pugliese. Per raggiungere Latiano potete scegliere anche di viaggiare in treno partendo da Brindisi. Cliccate qui per vedere gli orari di partenza che fanno al caso vostro e le tariffe.
Per approfondire, ti consiglio la visione di questo video Youtube ad opera di Tv2000, che ho trovato molto interessante:
Immagine di copertina: Pantar at Italian Wikipedia, Public domain, via Wikimedia Commons