Cosa vedere a Collepasso

Immergendosi nell’entroterra leccese, lasciandosi avvolgere dalle verdi campagne delle Serre salentine, si raggiunge un piccolo borgo che merita tutta l’attenzione. Oggi vi porteremo in questo borgo mostrandovi cosa vedere a Collepasso e nelle sue immediate vicinanze.

In dialetto salentino questo paese viene chiamato “Culupazzu” e dista soltanto una trentina di chilometri da lecce e circa quindici dalle spiagge di Gallipoli. Un punto ideale dunque da cui far partire i propri itinerari alla scoperta del Salento. In questa zona è molto diffusa la coltivazione delle patate, dei cereali e delle angurie che costituiscono senza dubbio uno degli elementi trainanti dell’economia locale.

Il borgo vero e proprio è situato sul fianco del Monte di Sant’Eleuterio, che sfiora i duecento metri d’altezza. Proprio nella vallata delle Macche, territorio impreziosito da molti piccoli corsi d’acqua, a circa 120 metri sul livello del mare, si trova il borgo di Collepasso.

Passeggiare sulle antiche strade del centro storico di Collepasso è un’esperienza indimenticabile che fa vivere delle sensazioni meravigliose, come se il tempo non contasse più. Gli edifici antichi, religiosi e civili, gli scorci… ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera unica che saprà affascinare anche il visitatore più distratto.

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I Palazzi nobiliari

Come già accennato una delle attrattive maggiori di Collepasso è proprio il borgo in sé stesso, la sua atmosfera che è rimasta antica e piena di fascino.

Qui si trovano diversi palazzi nobiliari che offrono un’architettura semplicemente meravigliosa: Palazzo Viva, Palazzo Pomarico, Palazzo Danieli, Palazzo Rotella. Questi palazzi nobiliari, idealmente, racchiudono il centro cittadino in un rettangolo decorato dalle bellissime, maestose ed eleganti facciate.

Torre dell’Orologio

Ad attirare l’attenzione però è il complesso, sito nella piazza centrale del paese, costituito dal Palazzo Municipale, dalla Villa Comunale e dalla maestosa Torre dell’Orologio che venne costruita nel 1915.

Importantissimo anche il Palazzo Baronale che risale nell’impianto al periodo feudale, ma che ha subito vari interventi nei secoli successivi fino almeno al diciottesimo secolo. Il Palazzo Baronale è stato sviluppato su un’antica costruzione del 1576, la quale, a sua volta, era stata costruita su una torre di difesa di epoca bizantina.

Come abbiamo visto fu la Baronessa Aurora Leuzzi a far rinascere il villaggio di Collepasso e lo fece proprio da questo palazzo che divenne un centro di attività politica e culturale.

Chiesa della Natività di Maria Vergine

Ma non solo architettura civile a Collepasso. Infatti la chiesa della Natività di Maria Vergine, edificata nell’Ottocento, per mano di Consiglia Pesce che volle donare alla cittadinanza un luogo di culto dopo che era crollata la precedente chiesa parrocchiale.

Nel 1871 venne ufficialmente riconosciuta come nuova Chiesa Madre. L’impianto della chiesa è a croce latina, lo stile è molto semplice anche all’interno dove non vi sono colonne e tutto l’edificio è stato costruito in pietra leccese e carparo.

Molto interessante anche la Cappella della Santissima Trinità che negli anni in cui l’antica chiesa era crollata e la nuova era in costruzione, ospitò i fedeli. Questa cappella ha un impianto cinquecentesco che è stato rivisto nel 1870 e ancora oggi ospita una campana del 1857. L’interno è sviluppato a croce greca, con due altari in pietra e colonne.

Se si esce di poco dal centro storico si trova anche la chiesa di San Francesco e la chiesa di Cristo Re dell’Universo, che sono edifici di costruzione moderna, ma che hanno un certo fascino.

Nei dintorni di Collepasso

Il Borgo di Collepasso è, come detto in precedenza, posizionato in una zona strategica che consente l’accesso in breve alle zone più interessanti di tutto il Salento. A soli quattro chilometri da Collepasso si trova un piccolo borgo chiamato Parabita, qui vi si trova un interessante museo che attira molti visitatori: il Museo del Vino.

La struttura si trova all’interno di un palmento che è nato alla fine dell’Ottocento proprio nel centro storico di Parabita. Nelle sue stanze il museo presenta le varie fasi della lavorazione del prezioso nettare accompagnate da antichi strumenti.

Saranno visibili dunque botti, damigiane, bascule, furate e tutti quegli strumenti tipici della zona per la lavorazione delle uve e per la vinificazione. Come anticipato a poco più di dieci chilometri da Collepasso troviamo Gallipoli ed è quindi possibile visitare la famosa Torre dell’Orologio che fu costruita agli inizi del Settecento e che successivamente a incorporato l’orologio cittadino.

In origine infatti questo piccolo campanile a vela ospitava due bellissime campane di bronzo, il tutto ovviamente sormontato da due stemmi importanti: quello della città di Gallipoli e quello dei Borbone. Rimanendo sempre a Gallipoli è possibile andarsi a vivere il meglio della costa con una gita alla famosa spiaggia Rivabella Santu Mauru che si estende per un chilometro e mezzo.

La sabbia è bianchissima, il mare è cristallino e di un colore difficile da descrivere, e la spiaggia è tutta costeggiata da una bellissima pineta. Un paesaggio che non ha nulla da invidiare alle mete più esotiche. Da non perdere a Gallipoli anche il Castello Angioino: una costruzione sontuosa che fu edificata già nell’Undicesimo secolo sopra a fortificazioni romane.

Ricostruito nel tredicesimo secolo e poi rimaneggiato nei secoli successivi. Ad oggi il suo profilo che si staglia sul mare è senza dubbio una delle più importanti attrattive della città.

A soli 8km da Collepasso, infine, troviamo il comune di Casarano che con i suoi 20.000 abitanti, è il quinto centro più popoloso della provincia. La sua strategica posizione è a metà strada fra il capoluogo e la punta estrema della Puglia, Santa Maria di Leuca.

Ed offre infiniti luoghi di interesse come: Palazzo de Judicibus, Palazzo d’Elia, la splendida Chiesa Matrice, il Palazzo d’Aquino e la Chiesa di Santa Maria della Croce.

Collepasso: origini e storia

Tracce dell’esistenza di un “paese” chiamato Koulopatze, in greco, e Colopati o Colopaci in lingua latina, riportano al secolo dodicesimo. Il nome attuale sembra derivare però dalla posizione strategica del luogo: sulla strada di transito per oltrepassare le colline del Salento.

Già nel tredicesimo secolo il primo insediamento del borgo viene distrutto dai turchi. Il territorio in epoca feudale passò di mano in mano a molte famiglie, tra cui merita ricordare la famiglia Leuzzi.

Fino al diciannovesimo secolo in questa zona nacquero molte masserie in cui vivevano più che altro lavoratori stagionali e coloni, ma già nel 1805 quando la giovane baronessa Maria Aurora Leuzzi Contarini e il conte Bartolomeo degli Alberti di Enno trasferirono qui il loro palazzo feudale prese il via la ricostruzione del villaggio.

Circa cinquant’anni dopo si iniziò anche a collegare il borgo attraverso strade che consentissero gli spostamenti in maniera più facile e veloce. Nel 1907 venne riconosciuta l’autonomia amministrativa del borgo.

Come raggiungere Collepasso

Collepasso si trova in direzione sud-est rispetto al suo capoluogo di provincia, Lecce. Per raggiungere Collepasso in autovettura ci vogliono circa 40 minuti. Per farlo bisogna percorrere la SS16 in direzione sud fino a Maglie, per poi proseguire con la SP363 o la SP278.

Con i mezzi pubblici, invece, è necessario prendere il Maglie Bus che conduce per l’appunto a Maglie e successivamente l’autobus 102 che vi porterà a Collepasso. Il tempo complessivo per raggiungere Collepasso da Lecce è di circa 1h30m.

Il nostro viaggio in questo piccolo borgo del Salento termina qui, non vi rimanere che fare le valigie e partire per Collepasso, un comune piccolo abitato da circa 6000 persone, ma che saprà stupirvi per le tue frecce al suo arco.

Dove dormire a Collepasso

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Informazioni sull'autore

Jack Pastrano è nato a Napoli. Travel Blogger professionista, appassionato di viaggi, cultura e territorio. Da anni si impegna per valorizzare le bellezze del territorio italiano descrivendole con cura, passione e dedizione e mettendo il suo sapere al servizio degli utenti. Ama correre, fare trekking, ascoltare musica metal e - specie nei momenti di stress - sorseggiare del buon vino.

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