La nostra penisola è letteralmente costellata di piccoli borghi folkloristici. Non fa di certo eccezione il Salento, famoso proprio per la densità di comuni con usi e tradizioni anche molto diversi tra loro. Oggi andremo alla volta proprio di uno di questi borghi, mostrandovi cosa vedere a Castrignano de’ Greci e nelle sue immediate vicinanze.
Castrignano de’ Greci o Castrignano dei Greci è un piccolo comune italiano di 3 710 abitanti che si trova nel Salento, a circa 26 chilometri dal capoluogo di provincia, Lecce. Questo paese appartiene alla regione storica della Grecìa salentina, un territorio che costituisce un’isola linguistica che racchiude nove comuni in cui si parla il griko, un antico idioma di origine greca.
Castrignano è uno di quei piccoli paesi che costituisce una sorta di tappa fuori dagli schemi per un viaggio nel Salento, se non una “base” ideale, pacifica e ben posizionata, da cui far partire ogni gita verso le principali attrattive di tutta la regione.
Indice dei contenuti
- Castello Baronale
- Chiesa della Madonna Immacolata
- Il campanile e la cripta della Congreca
- Nei dintorni di Castrignano de’ Greci
- Castrignano de’ Greci: origini e storia
- Conclusioni
Castello Baronale
Senza dubbio l’edificio che attira più visitatori a Castrignano è il Castello Baronale che risiede proprio nel mezzo dello splendido centro storico. L’impianto del castello è senza dubbio di origine medievale, lo si vede soprattutto dal basamento scarpato circondato dal fossato, ma ha subito ovviamente moltissimi interventi durante i secoli.
Lo stemma dei Gualtieri, la famiglia feudataria che nel Sedicesimo secolo, assieme a Nicola ricostruì questo edificio, trionfa sul portale d’ingresso. Particolarmente degna di nota la balconata del Castello, opera davvero pregevole.
Il castello è stato costruito in pietra leccese ed è sviluppato intorno al perimetro di un cortile rettangolare. La sua facciata Nord è liscia, come una vera fortezza mentre quella Sud è stata restaurata tra Cinquecento e Seicento con motivi barocchi di rara bellezza.
Il fossato è stato interrato nel secolo scorso, mentre all’interno vi era un pozzo molto profondo in cui erano fissate delle lame: i colpevoli venivano gettati vivi in quello che era diventato uno strumento di orrida morte.
Chiesa della Madonna Immacolata
Anche la Chiesa dedicata alla Madonna Immacolata, che viene chiamata Congreca, ha elementi di notevole pregio che meritano senz’altro una visita. Sull’architrave è riportata la data di costruzione della “congregazione della SS. Immacolata”: 1650.
Lo stile è molto sobrio ed ha infatti i tratti tipicamente cinquecenteschi che la rendono un edificio semplice, con una sola navata ed un solo altare centrale. Quest’ultimo viene attribuito ad un noto scultore leccese molto stimato in quanto autore di Santa Croce, tale Giuseppe Zimbalo. All’interno della Chiesa vi sono diverse opere del pittore settecentesco Saverio Lillo, originario di Ruffano.
Il campanile e la cripta della Congreca
Bellissimo il maestoso campanile che affianca la Chiesa e che raggiunge la non trascurabile altezza di ben 42 metri. Sono tre i piani del campanile che vede la cupola rivestita da maioliche colorate.
La Cripta si presume che risalga al sesto secolo d.C. e fu edificata dai monaci basialini che vollero dedicarla al monaco eremita che era giunto dalla lontana Tebaide, un antica provincia dell’Alto Egitto: S. Onofrio. Venne scelta quella zona e quel nome per la cripta probabilmente perché i monaci trovarono sul luogo un menhir con poggiata sopra la statua in pietra proprio di S. Onofrio.
Nei dintorni di Castrignano de’ Greci
Castrignano de’ Greci è posizionato in maniera splendida e permette di raggiungere bellissimi paesi e città più importanti percorrendo solo pochissimi chilometri.
A soli sette chilometri da Castrignano de’ Greci sorge Melpignano, un borgo che offre innumerevoli attrattive turistiche. A cominciare dal Palazzo Marchesale De Luca, che fu edificato nel 1636 che al suo interno ospita meravigliosi giardini, una fontana ed un pergolato.
Ma da non perdere a Melpignano sono anche la chiesa di San Giorgio di impianto cinquecentesco, ma impreziosita da ritocchi fatti nell’epoca barocca, così come la Chiesa ed ex Convento degli Agostiniani che fu costruita nel 1573.
Proprio davanti a quest’ultima chiesa ogni anno si svolte l’ultimo concerto dell’oramai celeberrimo Festival musicale della Notte della Taranta. Tutto il borgo di Melpignano offre bellezze su bellezze tra cui segnaliamo anche Piazza San Giorgio che è custodita tra portici rinascimentali a tutto sesto.
A tredici chilometri da Castrignano si trova Martano, un piccolo borgo particolarmente interessante anche perché si è conservato benissimo nella sua forma originale. Torri, castello, mura con fossato, case a corte… sembra proprio di immergersi totalmente nel passato.
Il centro storico è splendido con palazzetti fregiati di stemmi, colonne angolari, portali… Il castello di Martano e la sua chiesa parrocchiale costituiscono due edifici di grande bellezza e che si sono conservati in maniera splendida.
Visite consigliatissime. Inoltre, chi cerca territori avvolti da leggende e fascini particolari, troverà tra Caprarica e Martano quella che viene chiamata la “Specchia dei Mori” o anche “Specchia del diavolo”. Questa torre è nata probabilmente come edificio di vedetta, ma attira molti turisti per la leggenda ad essa legata.
Pare infatti che qui sarebbe nascosto un tesoro costituito da una chioccia e dodici pulcini d’oro che sarebbero nascosti dal diavolo in persona. Se non bastasse questa leggenda ad affascinare vi è da dire che tutt’intorno a Martano sono presenti moltissimi Menhir, quei monumenti appartenenti all’età del Bronzo che tanto stupiscono. Il maggiore di essi è quello detto di “San Totaro”, un monolite alto quasi cinque metri che lascia tutti i visitatori stupefatti.
Castrignano de’ Greci: Origini e storia
La storia di Castrignano affonda le proprie radici in tempi remotissimi, tanto che si perdono nel mito. Vi sono tre ipotesi sulla nascita di Castrignano de’ Greci: la prima è che sia stato fondato dai posteri dei Candioti di Minoè o dagli ateniesi e cretesi seguaci di Giapice (Iliade XXIV).
La seconda ipotesi che sia stata creata dalla colonizzazione del Salento (Magna Grecia), la terza ipotesi invece è quella che vede Castrignano edificata dai romani che, vista la presenza di acque, vi avrebbero stabilito un loro presidio militare (presidium Castrinianum).
Quello che è certo è che il paese si trovava senz’altro nei pressi di un accampamento romano durante le guerre contro i salentini visto appunto il nome derivato da “castrum”. Tra il nono e il decimo secolo il paese venne conquistato dai greci bizantini e fu sottoposto alla loro giurisdizione, non che ai loro costumi e all’uso della lingua greca.
Il governo bizantino creò a Castrignano una sorta di casale fortificato in modo da costituire un argine contro gli invasori che provenivano da Nord o che arrivavano dal mare. Le tracce della storia di Castrignano de’ Greci si trovano un po’ ovunque nel territorio e, soprattutto, nella cultura locale che riporta ancora i segni del passato greco.
Conclusioni
Prima di lasciarvi, vediamo assieme come raggiungere Castrignano de’ Greci. Partendo dal suo Capoluogo di Provincia, ovvero Lecce, in autovettura va percorsa la SS16 fino al raggiungimento di Corigliano d’Otranto da qui ci immettiamo nella SP35 che ci condurrà in una manciata di minuti a Castrignano.
Castrignano de’ Greci è anche raggiungibile utilizzando il trasporto pubblico. Da Lecce è possibile prendere l’autobus numero 607 della Elios Autolinee che nel giro di circa 1h5m vi condurrà da Piazzale Carmelo Bene a Castrignano de’ Greci precisamente in Piazza dei Caduti, la corsa è diretta e non prevede cambi. Il nostro viaggio a Castrignano termina qui.
Con questa guida alla mano saprai sempre cosa vedere e cosa fare a Castrignano de’ Greci. Non ci resta che salutarvi ed augurarvi ancora una volta buon viaggio.