Immaginate una distesa di pinete, di boschi di ginestra, di ulivi e di prati fioriti… colline dolci all’orizzonte e le antiche atmosfere medievali, come se il tempo si fosse formato. Nel cuore dei monti della Daunia, ecco il paese di Castelnuovo che ne porta il nome, oltre che l’eredità, con orgoglio.
Siete al centro di un territorio che solo a prima vista sembra avere poco da offrire ai turisti, in realtà vi accorgerete che può essere anche più interessante della splendida costa pugliese, dei paesaggi del Gargano, dei monumenti bianchi di Foggia. Oggi partiremo per un viaggio alla volta di questo comune e scopriremo cosa vedere a Castelnuovo della Daunia e nei suoi immediati dintorni.
Una vacanza a in questo piccolo borgo può diventare unica e speciale, soprattutto se cercate pace, poca folla, cibo genuino e tempi lenti. Ritmi diversi dal solito, insomma, che vi permettano anche di visitare le città più famose di Puglia. Si parte da Castelnuovo per scoprire quanto di più antico, e bello, esiste tra i due mari che lambiscono le coste del Gargano, il tacco d’Italia.
Indice dei contenuti
- Storia di Castelnuovo della Daunia
- Chiese e monumenti
- Municipio Cittadino
- Complesso Termale
- Castello di Dragonara
- Conclusioni
Storia di Castelnuovo della Daunia
Ogni turista dovrebbe conoscere la storia dei luoghi che visita. Non soltanto per un proprio arricchimento culturale, ma per capire meglio l’origine di certi monumenti, di certi nomi. Perché Castelnuovo si chiama proprio così? Da quali terre lontane, o vicine, arriva la sua identità?
Castelnuovo è da sempre terra di immigrazione. Fu fondato nel VII secolo dopo Cristo da gruppi di profughi dalmati che avevano attraversato l’Adriatico in cerca di salvezza. Si radunarono in un luogo comune, fondando villaggi abitati quasi solo da gente di origine slava, da cui il primo nucleo Castrum Sclavorum.
La parola, qui, non indica “schiavi” ma proprio questi popoli “slavi” provenienti da una determinata regione della Dalmazia. I nuovi arrivati si integrarono bene con le popolazioni di origine greco-bizantina già presenti sul posto e i loro villaggi divennero un nucleo unico, in breve tempo molto ambito.
Dal XI al XV secolo, il “castello degli slavi” fu governato da decine di famiglie nobili, specialmente di origine normanna, che trasformarono il centro e il suo castello in base alle rispettive esigenze. Tra il 1468 e il 1470, molte famiglie albanesi in fuga dalla guerra si stabilirono nella Daunia, creando una nuova comunità molto turbolenta.
Gli screzi tra i residenti e i nuovi arrivati andarono avanti fino all’inizio del Cinquecento, quando gli albanesi furono costretti ad andarsene. Popolarono il “casale vecchio” situato a pochi chilometri dal villaggio degli slavi che quindi, quasi automaticamente, venne chiamato “casale nuovo”. Il nome ufficiale Castelnuovo della Daunia, però, fu registrato soltanto dopo l’Unità d’Italia, nel 1863.
Castelnuovo entra nel Novecento con una urbanistica e una architettura incredibilmente nuove: strade larghe, piazze spaziose, bei palazzi ordinati. Ma anche con scuole, conventi, un tribunale che lo renderanno un punto di riferimento importante in tutta la regione.
Chiese e monumenti
Castelnuovo è un vero e proprio monumento a cielo aperto, ogni strada e ogni piazza del paese fanno parte di una struttura ben costruita e ben studiata che lo rende vivibile e affascinante. Tra i suoi angoli si scorgono qua e là balconi eleganti, torri campanarie, piccoli e grandi monumenti che si lasciano ammirare.
Molto belle le chiese, come la chiesa madre Santa Maria della Murgia (XIII secolo) di cui si può ancora ammirare un portale normanno, mentre gli interni e la torre campanaria furono aggiunti nel corso dei secoli (tra Cinquecento e Seicento) per ampliarla e renderla più completa.
Le statue, le cappelle, i quadri e le balaustre sono opere d’arte raffinatissime che decorano l’edificio in ogni angolo. La chiesa e il convento di Santa Maddalena risalgono al XVI secolo ma furono completate con l’aggiunta di ricchi elementi barocchi nel Settecento. Il chiostro, la cisterna e la collezione di arredi sacri sono gli elementi che rendono interessante questo edificio.
Da ammirare anche le chiese della Madonna Incoronata , di San Nicola Vescovo, Nostra Signora delle Spighe. Quest’ultima è una piccola pieve di campagna conosciuta anche come Madonna della Strettoia.
Municipio Cittadino
Il Municipio cittadino, situato di fronte alla chiesa madre, è stato costruito sul basamento dell’antico castello che ancora oggi si distingue nell’insieme. Palazzo Romano è l’altro edificio degno di nota, bello sia all’esterno che all’interno, dove è ospitato un museo di arte sacra, il Museo della Civiltà Contadina e la biblioteca comunale.
Complesso Termale
Nei dintorni immediati di Castelnuovo della Daunia si possono fare dei trattamenti termali data la presenza di fonti di acque calde che sgorgano in contrada Cavallina, sfruttate dallo stabilimento Terme Monti della Daunia: bagni, inalazioni, fanghi, saune e massaggi curano diversi tipi di problemi legati alla pelle, alle ossa e alla respirazione.
Per chi ama passeggiare nella natura, i più bei percorsi di trekking qui passano da grandi e profumate pinete, come quelle di Molino a Vento e Pineta La Cappellina. Basta solo mezz’ora in macchina dal centro del paese per raggiungere il Monte Sambuco. Si innalza fino a 980 metri ed è ricco di boschi e di sentieri che si possono percorrere non soltanto a piedi, ma anche seguendo i tracciati in mountain bike. Ottimo luogo di osservazione di volpi, faine ma anche rapaci e altri uccelli per chi è appassionato di natura.
Castello di Dragonara
Seguendo il profumo della natura e della storia, vi spingerete quasi in Molise, a Dragonara, dove un antico castello bizantino oggi è divenuto una masseria storica. Spicca ancora, al centro, la torre circolare. A soli 20 km da Castelnuovo si può visitare Lucera, con il suo castello, le sue chiese, le porte medievali.
O ancora Foggia (a 40 minuti di viaggio in macchina) oppure il Parco Nazionale del Gargano che si trova alla stessa distanza ma verso nord, gli altri borghi della Daunia e – a circa 70 km – il Lago della Diga di Occhito, nei pressi di Celenza Valfortore.
Conclusioni
Chi arriva da lontano, atterrando all’aeroporto di Foggia, si troverà a poca distanza da Castelnuovo della Daunia. Dal capoluogo, la cittadina si raggiunge tramite le Statali 16 e 17, le quali convergono rispettivamente sulle Provinciali 8 e 16 in direzione della Daunia.
Chi arriva in macchina dal nord, deve seguire l’autostrada A14, uscendo direttamente a Foggia e poi seguendo le statali per la Daunia, come indicato sopra. In alternativa, chi arriva da sud, seguirà la A16 da Napoli, uscendo a Candela e proseguendo sulle statali sopra indicate sempre in direzione della Daunia.
Se siete nei paraggi, vi consigliamo una visita anche al vicinissimo borgo di Casalvecchio di Puglia o la storica e medievale Pietramontecorvino. Entrambi i comuni si trovano ad una manciata di km da Castelnuovo e renderanno il vostro soggiorno ancor più piacevole ed interessante.
Abbiamo scoperto assieme cosa vedere a Castelnuovo della Daunia e nei suoi immediati dintorni, non vi resta che preparare lo zaino e partire alla volta di questo piccolo e ridente borgo dove il tempo scorre lento, scandito dai piccoli gesti quotidiani dei suoi abitanti.