La Puglia è una regione famosa non soltanto per le sue bellissime zone costiere che si affacciano su due mari, il mare Adriatico e il mare Ionio, ma anche per le sue aree dell’entroterra, ricche di paesaggi naturali e di borghi pieni di storia e di fascino.
Tra questi è sicuramente da citare la città di Carlantino, nella provincia di Foggia, e al confine con il Molise. Siamo nella zona tra le due regioni nei pressi del lago di Occhito, nell’area delimitata a nord dal fiume Fortore e a sud dal Bosco del principe di serra Campanara.
Questi confini racchiudono l’intera zona di Carlantino, un’area vasta dove la città rappresenta il principale centro abitato. Si tratta di un luogo pieno di attrazioni naturali, partendo dal quale molti turisti possono anche visitare alcune zone del Molise e della Campania. Oggi partiremo per questo viaggio virtuale scoprendo assieme cosa vedere a Carlantino e dintorni.
Indice dei contenuti
- Carlantino: alcuni cenni di storia
- Centro storico
- Chiesa di San Donato
- Pala raffigurante la Madonna delle Grazie
- Lago di Occhito
- Celenza Valfortore
- Conclusioni
Carlantino: alcuni cenni di storia
L’attuale Carlantino venne fondata nella seconda metà del Cinquecento. A volere la sua nascita fu Carlo Gambacorta, feudatario di Celenza Valfortore, comune italiano a sud di Carlantino. Proprio il toponimo “Carlantino” potrebbe essere derivato dal vezzeggiativo con il quale veniva chiamato Gambacorta, ossia “Carlettino”.
Da dire anche che, dopo recenti studi, sono stati individuati dei reperti riconducibili all’età longobarda. I primi documenti, però, furono redatti proprio sotto il feudatario Gambacorta ed è per questo motivo che la data di fondazione è stata stabilita nel sedicesimo secolo.
Gambacorta fu un personaggio molto importante nella storia di Carlantino poiché volle fortemente la fondazione della città e fu responsabile della costruzione di numerosi edifici storici e di culto tutt’oggi presenti all’interno dell’abitato.
Centro storico
Il centro storico di Carlantino ospita numerosi edifici di culto e chiese. Questi edifici hanno un’importante storia e all’interno delle loro mura si sono svolti diversi avvenimenti che possiamo conoscere nel dettaglio grazie alla documentazione giunta fino a noi e che ci presenta numerosi intrighi tra le famiglie dell’epoca.
Non si può visitare Carlantino senza fare una passeggiata per il suo centro storico. Tra le piccole vie realizzate in pietra è molto facile perdersi e rimanere stupiti di fronte all’atmosfera storica che si respira; sembra davvero di fare un viaggio nel tempo e di camminare tra secoli di un tempo passato.
La posizione strategica di Carlantino, inoltre, offre anche ai suoi abitanti una visuale su tutta l’area circostante: dalla penisola del Gargano fino al tavoliere delle puglie è possibile godere di un vasto panorama, in alcuni casi addirittura immenso. Nelle giornate migliori si può arrivare addirittura a vedere il mare.
Chiesa di San Donato
Fu una delle opere volute proprio da Carlo Gambacorta. La sua origine, infatti, potrebbe essere fatta risalire alla fine del sedicesimo secolo.
Fu poi fatta una completa ristrutturazione attorno alla metà del Settecento durante la quale alla chiesa venne data la struttura che oggi vediamo, ossia quella con un esterno molto semplice, lineare, con un portale in stile barocco e, sulla sinistra, un grande campanile in pietra con l’orologio. E’ però all’interno della Chiesa che sono conservate importanti opere d’arte; nello specifico, sono presenti due cappelle dedicate al Santissimo Rosario e al Santissimo corpo di Cristo.
Pala raffigurante la Madonna delle Grazie
L’opera più importante conservata all’interno è la Pala raffigurante la Madonna delle Grazie. Fu opera a firma di Pasquale Cati, pittore manierista. La Pala ritrae la Madonna delle grazie circondata da angeli e putti ai suoi piedi; alla destra vi è anche un quadro che ritrae Andrea Gambacorta, padre del principe che fondò la città.
Si tratta dell’edificio storico più importante di tutta Carlantino, che dovette subire numerose ristrutturazioni. Al suo interno è presente anche un battistero costruito probabilmente nel 1653. Si tratta di una costruzione fatta totalmente in pietra, dove è scolpito lo stemma di carlentinum.
Numerosi furono anche i pontefici in visita a questa chiesa, come dimostrano numerose incisioni che testimoniano, ad esempio, la visita di Papa Benedetto XIII nel diciottesimo secolo.
Carlantino offre molto altro ai suoi visitatori. L’intera area è ricca di luoghi pieni di fascino che rappresentano un’importante patrimonio da visitare per tutti quei turisti che amano godere di paesaggi naturali e vari dopo aver fatto un giro in città e aver goduto delle bellezze artistiche del centro abitato.
Lago di Occhito
Come non citare il lago di Occhito, uno specchio d’acqua che divide idealmente in quella zona le due regioni di Molise e Puglia. Si tratta di un lago artificiale che si estende per circa 12 km e che appartiene per metà alla provincia di Campobasso e per l’altra metà alla provincia di Foggia.
La sua costruzione fu dovuta alla volontà di creare uno sbarramento sul Fortore; non a caso, è stata costruita anche la famosa diga di Occhito per la raccolta e la regolazione delle acque del fiume Fortore a seguito di un’opera di bonifica avvenuta all’incirca tra la seconda metà degli anni 50 e la prima metà degli anni 60.
Nonostante si tratti di una costruzione artificiale, numerose specie faunistiche, tra cui lontre, istrici e tassi, non hanno tardato ad arrivare così come non è mancato lo sviluppo di una forte varietà floristica.
Il lago di Occhito è il secondo specchio d’acqua artificiale più grande d’Italia e, all’interno del percorso che circonda le sue acque, sono disponibili aree picnic, un’area giochi per bambini e un percorso naturalistico illustrato.
Celenza Valfortore
Si tratta di uno degli altri borghi dei Monti Dauni. Sicuramente da visitare, si trova a sud di Carlantino ma è legato ad esso da tanti avvenimenti storici. Il paese è circondato da una cinta muraria, all’interno della quale è custodito un castello con struttura trapezoidale su più livelli.
Uno degli itinerari preferiti dei turisti è proprio quello che consiste nel visitare la zona del lago di Occhito, scendere verso Carlantino e spingersi ancora più a sud a Celenza Valfortore, per poi proseguire il viaggio verso la città di Foggia.
Conclusioni
Come abbiamo avuto modo di vedere, Carlantino ha molto da offrire: dai prodotti tipici, alle bellezze del territorio, fino ad arrivare ad una lunga lista di monumenti e luoghi di interesse artistico.
Ora che sai esattamente cosa vedere a Carlantino, non ti resta che preparare la valigia e partire per questo viaggio alla scoperta di un angolo di Puglia, lontano dalle spiagge cristalline del Gargano, ma pur sempre ricco di bellezze.
Carlantino è una meta ideale per chi cerca la tranquillità ed è alla ricerca di una vacanza di prossimità, economica e lontana dalla routine e dal caos cittadino. A Carlantino il tempo sempre scorrere lento ed il turista sarà letteralmente coinvolto da questo clima bucolico e genuino. Se siete nei paraggi, infine, vi consigliamo una visita al vicinissimo comune di San Marco la Catola.