Il Salento è una delle mete turistiche più amata dagli italiani e non solo. Ogni anno sono tantissimi i cittadini stranieri che scelgono una vacanza in questi territori. Oggi partiremo per un viaggio ideale andando a scoprire cosa vedere ad Alezio, un piccolo borgo davvero caratteristico.
Alezio è un piccolo e caratteristico paese a pochi chilometri da Gallipoli, nella parte occidentale della Puglia. È facilmente raggiungibile in auto, in bus o anche in bicicletta, e le sue caratteristiche lo rendono indubbiamente una meta adatta al turista interessato all’arte e alla storia antica.
La sua origine risale infatti a circa il 1000 avanti Cristo, quando era noto con il nome di Alixios. Il paese attraversa diverse vicissitudini ma prospera per più di duemila anni, quando viene quasi completamente distrutto dai Saraceni. Per diversi secoli non rimane altro che un borgo di poche case, nonostante la costruzione della chiesa di Santa Maria della Lizza, fino al momento della sua rinascita, che possiamo datare nel corso del secolo 1700.
Indice dei contenuti
- Alezio e la civiltà dei Messapi
- Il museo civico di Alezio
- La Necropoli di Monte d’Elia
- Antica chiesa di Santa Maria della Lizza
- Festa e Fiera di S. Maria della Lizza (Ferragosto)
- Nei dintorni: Gallipoli
- Santa Maria di Leuca
- Conclusioni
Alezio e la civiltà dei Messapi
Questa zona della Puglia fu abitata circa dal 1000 avanti Cristo, in epoca romana e preromana, dai Messapi. Questi costituivano una popolazione proveniente con ogni probabilità dall’Illiria (coincidente circa con l’attuale Albania), e sbarcarono sulle coste della Puglia grazie all’immediata vicina delle due terre.
Abitarono una zona piuttosto vasta, fino ad Santa Maria di Leuca, la punta più meridionale della regione. L’origine del loro nome è misterioso. Secondo alcune interpretazioni significa “popolo dei due mari”, a causa del fatto che il loro territorio toccava sia il Mar Ionio che il Mar Adriatico; secondo altre, invece, il nome significa qualcosa di simile a “domatori di cavalli”, arte in cui in effetti erano particolarmente esperti, come ci risulta chiaro grazie ai reperti che ci sono pervenuti.
Non erano un popolo interessato all’espansione e a guerre offensive di conquista, e avevano buoni rapporti con le popolazioni circostanti. Erano però molto valorosi in battaglia e si difesero in modo molto efficace prima dal tentativo di annessione dei Tarantini, sconfitti in maniera definitiva nel 473 avanti Cristo, e poi dalle varie scorrerie di stranieri che ambivano al controllo delle coste e dei fertili territori pugliesi.
Parteciparono anche alla Guerra del Peloponneso come alleati di Atene e assediarono Siracusa.
In epoca romana, furono prima alleati di Roma ma poi si schierarono a fianco di Pirro e insieme agli ex nemici Tarantini. Vennero sconfitti, ma la loro resistenza all’annessione romana continuò molto a lungo, e si può dire che non vennero mai completamente “romanizzati”.
Questa lunga storia ha lasciato dei segni ancora ai giorni nostri, che si possono vedere passando qualche giorno ad Alezio.
Il Museo Civico di Alezio
Di questa importante civiltà, il Museo Civico di Alezio conserva molte importanti testimonianze. Il Museo ha sede a Palazzo Tafuri, una splendida e perfettamente conservata residenza Settecentesca, dalla singolare forma pressoché ottagonale.
Gli oggetti in esposizione coprono un periodo che va dal VI al I secolo avanti Cristo. Sono testimonianze della civiltà Messapica, ma anche manufatti Greci o Romani: vasi, oggetti d’arredamento e della vita quotidiana, oggetti preziosi.
Molto interessanti anche le iscrizioni in lingua messapica, che utilizzava in larga parte l’alfabeto greco ma che ancora conserva segreti e difficoltà nella decifrazione e traduzione.
Nella parte esterna del museo sono poi stati raccolti molti resti di tombe e costruzioni messapiche, rinvenute duranti gli scavi in diversi luoghi della città.
Nella grande sala ottagonale centrale si può ammirare un modellino con la riproduzione della necropoli di Monte D’Elia. Da lì provengono molti dei corredi e reperti funerari visibili nel museo.
La Necropoli di Monte d’Elia
Questa importantissima testimonianza storica fu portata completamente alla luce soltanto nel 1981. È visitabile solo in parte, a causa della scarsità di finanziamenti pubblici che sarebbero fondamentali per rendere fruibile in modo completo questo importantissimo luogo storico, ma la visita è comunque molto suggestiva e interessante.
La Necropoli di Monte d’Elia ha conservato la sua forma e strutture originarie. Al suo interno, si trovano molte tombe, sia di struttura monolitica che a lastroni, la maggioranza delle quali conserva ancora visibile in tutto o in parte l’iscrizione originaria con il nome del defunto o una dedica funebre.
In alcuni casi, si tratta di tombe di famiglia. In questi casi, era uso raccogliere i resti dei defunti più antichi e porli in un pozzetto di pietra, in modo rendere disponibile lo spazio per i defunti più recenti.
Antica chiesa di Santa Maria della Lizza
La chiesa venne probabilmente costruita durante il periodo in cui dominavano i Normanni e gli Svevi, fra il 1150 e il 1250. L’incertezza della datazione deriva dalla presenza di un affresco al suo interno, il cui stile e caratteristiche sembrerebbero risalire ad almeno due secoli prima.
Fra i motivi d’interesse, una fortificazione munita di torre addossata alla parte nord, fatta erigere da Carlo d’Angiò intorno al 1260. All’interno, invece, troviamo molti pregevoli affreschi databili fino al 1500 e dipinti di indubbio interesse e valore artistico.
Festa e Fiera di S. Maria della Lizza (Ferragosto)
Anche se intitolata alla Madonna, possiamo essere ragionevolmente certi che la festa venisse celebrata anche in epoca precristiana, con riti che si celebravano nella necropoli.
Oggi, l’annuncio dell’inizio della fiera è portato da due musicisti con fischiettu e tamburru, che percorrono le vie del paese, suonando motivi popolari e canzoni moderne.
Nei dintorni: Gallipoli
Non si può passare per la Puglia senza fare una visita a qualche spiaggia; e le rive meno distanti sono quelle di Gallipoli. Vicino al centro c’è la baia di sabbia dorata della spiaggetta delle Puritate. Sono 300 metri di bellezza, che slende accanto agli edifici bianchi della città
Qualche chilometro più a sud c’è Lido San Giovanni, sempre sabbiose con dune bianchissime e di fronte un mare cristallino.
Santa Maria di Leuca
Con una mezz’ora di strada si arriva alla punta più a sud di tutta la Puglia, Santa Maria di Leuca. Sarà per la sua posizione, ma è un paese ricco di leggende. Da qui si dice che passò San Pietro e che approdò Enea in arrivo dalla Grecia.
Da visitare la Chiesa madre della Natività della Beata Vergine Maria, risalente al XVIII secolo sui resti di strutture precedenti; ci sono suppellettili antiche.
Conclusioni
Come abbiamo potuto leggere e scoprire, Alezio è un borgo caratteristico del Salento che ha davvero molto da offrire al visitatore che intende farci tappa durante le sue vacanze, estive oppure invernali. A pochi km di distanza da Alezio, inoltre, troviamo splendide spiagge dall’acqua cristallina e questo fa di Alezio anche un ottimo punto strategico per soggiornare in Salento senza spendere troppo.
Il nostro viaggio termina qui, abbiamo scoperto assieme cosa vedere ad Alezio adesso non vi resta che preparare i bagagli e raggiungere questa località pugliese che saprà sorprendervi con le sue bellezze.