Alberona è un comune della Puglia, in provincia di Foggia, che presenta poco più di 860 abitanti. Il borgo sorge tra i Monti Dauni, e in particolare sulle pendici del Monte Stillo. Il territorio comunale di Alberona si presenta in gran parte ricoperto di boschi e vede la presenza di numerosi ruscelli e due importanti torrenti: il Vulgano a sud e la Salsola a Nord.
Oggi partiremo per un viaggio ideale per questo paese delle acque e delle fonti. Scopriremo assieme cosa vedere ad Alberona e nei suoi immediati dintorni, cercando di soffermarci su tutto ciò che questo territorio ancora incontaminato ha da offrire.
Alberona è un paesino ideale per chi è sempre alla ricerca di vacanze slow, anche economiche, lontane dal caos della vita cittadina ed ideali per staccare la spina dalla routine quotidiana. Non ci rimane che augurarvi buon viaggio!
Indice dei contenuti
- Storia di Alberona
- Centro storico di Alberona
- Chiesa di San Rocco
- Chiesa Madre di Alberona
- Palazzo e torre del Gran Priore
- Chiesa di San Giuseppe
- Arco Calabrese e Arco dei Mille
- Fontana Muta
- Museo Antiquarium
- Conclusioni
Storia di Alberona
Le origini della storia di Alberona risalgono al 1200, quando Federico II conquistò la puglia alleandosi con il popolo dei Saraceni. Successivamente, il territorio vide un periodo di dominazione angioina sotto il controllo dei Cavalieri Templari, per poi essere affidato all’ordine cavalleresco dei Cavalieri Ospitalieri fino alla soppressione dei diritti feudali avvenuta nel corso dell’Ottocento.
Nei secoli, il borgo di Alberona è stato vittima di molteplici disagi causati dalle distruzioni volte a placare le rivolte, calamità, esosità del fisco, conflitti e il propagarsi della peste. Ma tutto ciò ha contribuito a formare la storia del paese e del suo popolo, e ad oggi Alberona offre ai propri turisti molteplici luoghi d’interesse ricchi di storia, tradizione e cultura.
Centro storico di Alberona
Per una visita completa del territorio di Alberona, è consigliato partire proprio dal centro abitato, passeggiando tra le caratteristiche case in sassi, pietra bianca o muratura. Il centro storico di Alberona offre la possibilità di percorre antichi vicoli e stradine che raccontano la storia del paese e di chi vi abita, e rappresenta dunque il punto perfetto in cui iniziare la visita delle bellezze artistiche e storiche del territorio.
Chiesa di San Rocco
Nella storica Piazza Civetta di Alberona, si trova la Chiesa di San Rocco, edificio di culto edificato nel XVI secolo e successivamente distrutto nel 1794 dalla famiglia dei nobili Cassitto. Questa nobile famiglia fece costruire sui resti della chiesa l’attuale Palazzo Cassitto, prendendosi tuttavia l’onere di ricostruire la Chiesa di San Rocco nel luogo nel quale tutt’ora si trova. La ricostruzione ha portato a grandi modificazioni rispetto all’antica chiesa, e ulteriori ristrutturazioni anche nel corso dell’Ottocento.
Oggi, è possibile ammirare una Chiesa di San Rocco caratterizzata da uno stile lontano da quello bizantino antico e con un notevole campanile a tempietto costruito solo successivamente nel 1934. Inoltre, all’interno della chiesa, sono ancora ben conservati un organo ligneo del XVIII secolo e la statua di San Martino, entrambi originari dell’antica chiesa.
Chiesa Madre di Alberona
La Chiesa madre del borgo di Alberona è stata fatta edificare dal Priore della città nel periodo tra il 1719 e il 1723, proprio sui resti dell’antica chiesa templare del luogo. Questa chiesa, conosciuta dunque anche come Chiesa Priorale, è dedicata alla Natività di Maria Vergine, che fin dall’antichità vedeva l’enorme devozione dei Monaci Templari.
Tale chiesa, nel corso del tempo, è caduta in rovina più volte, e all’inizio dell’Ottocento sono stati necessari numerosi interventi di ristrutturazione da parte del comune e dei privati del territorio. Tutt’oggi è possibile ammirarla insieme al campanile perfettamente conservato, che al piano terra e al primo piano ingloba i resti di una delle due torri del Palazzo Priorale.
Palazzo e Torre del Gran Priore
Proseguendo nella visita di Alberona si arriva al Palazzo del Gran Priore, edificato nel XII. Qui si trova anche la storica Torre del Priore che completa il nucleo architettonico dapprima di proprietà dei Cavalieri templari e divenuto nel XIV secolo residenza del Gran Priore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta di Barletta, fino gli inizi dell’Ottocento.
Il palazzo comprendeva anticamente un corpo centrale e due torri, di queste ultime, perciò, una è oggi ancora visibile mentre l’altra è inglobata al piano terra e al primo piano del campanile della Chiesa Madre. L’antico edificio del palazzo, è oggi quasi completamente distrutto ed è possibile ammirarne solo alcuni ruderi e parte dei sotterranei.
Chiesa di San Giuseppe
Tornando per un momento agli edifici religiosi, ad Alberona si trova anche la Chiesa di San Giuseppe. Questa chiesa è stata costruita nel 1649 per volere di Don Pietro de Nigris, vicario generale e figura molto importante del comune di Alberona.
Don de Nigris, vittima della pestilenza che colpì l’Italia intera nel 1656, fece edificare proprio questa chiesa qualche anno prima della sua morte disponendo che tutte le sue proprietà venissero assegnate ai poveri e ai bisognosi del territorio. Da notare, a livello architettonico, l’architrave del portale realizzata in pietra di Roseto, dove è presente una descrizione in memoria dell’edificazione del luogo.
Arco Calabrese e Arco dei mille
Continuando la passeggiata per i vicoli storico del borgo di Alberona, si arriva all’Arco Calabrese. Questo arco ligneo del XV secolo, appare tutt’oggi ottimamente conservato, e si dice sia stato edificato per ricordare l’arrivo in città di un gruppo di esuli calabresi, i quali cercavano riparo dai continui attacchi dei pirati saraceni. La tradizione racconta che proprio accanto ad esso sia stata costruita la prima abitazione di Alberona.
Ma Alberona offre la possibilità di vedere anche un altro arco: l’Arco dei mille. Questo arco risale al XV secolo ed è situato nella parte bassa del paese. La particolarità di questa struttura è la possibilità di godere tramite la sua apertura di uno splendido panorama, uno sguardo che si perde verso l’orizzonte del caratteristico Tavoliere delle Puglie.
Fontana Muta
Da non perdere anche la Fontana Muta, una particolare fontana che riporta questo nome perché secondo la tradizione il suono delle sue acque si può udire solo avvicinandosi ad essa. La fontana risale al XIX secolo ed è situata proprio all’ingresso del paese.
Dal punto di vista storico, si dice anche che il suo nome sia dovuto al fatto che anticamente fosse luogo di sosta per i viaggiatori e per la muta dei cavalli e che le due grandi vasche fossero appunto destinati ai cavalli per abbeverarsi.
Museum Antiquarium
Alberona offre ai suoi turisti anche il Museum Antiquarium comunale, all’interno del quale sono perfettamente conservati reperti archeologici che vanno dal neolitico al medioevo, e oggetti risalenti all’inizio del Novecento.
Inoltre, nella struttura è presente anche l’Osservatorio di Ecologia Appenninica, ovvero un luogo didattico il cui scopo è quello di diffondere conoscenze e informazioni sul caratteristico territorio dell’Appennino Dauno.
Conclusioni
Attraversando il meraviglioso entroterra pugliese, in circa mezz’ora si arriva a Volturara Appula. Questo borgo di trova sulla cima di un promontorio, fatto che la rese punto strategico come zona di transito, ma che ne condiziona anche il clima; il nome infatti origina dal vento di libecci, che si sente parecchi su queste alture.
Si possono ammirare meravigliosi palazzi, come il Palazzo Ducale edificato nel ‘500, e la Cattedrale in stile romanico pugliese. Non solo Volturara, Alberona è anche vicinissima alla città di Lucera ed ai comuni di Faeto, Volturino, Pietra Montecorvino, Panni. Insomma avete l’imbarazzo della scelta su cosa visitare.
Con questa guida, saprete sempre cosa vedere ad Alberona e nei suoi immediati dintorni. Non vi resta che preparare la valigia e partire alla volta di questo angolo di Puglia che si impone a circa 700 metri di altezza sulle pianure del tavoliere e vi offre scorci unici, a perdita d’occhio.