Nel nome c’è tutta la storia di questa località, che sorge su un territorio ricco di acque soprattutto sotterranee le quali modellano, in profondità e in superficie, anche l’aspetto di queste terre. Così Acquaviva delle Fonti (Bari) si estende tra avvallamenti e canali scavati dall’acqua e oggi in secca, che formano disegni originali nelle pianure. Oggi partiremo per un viaggio ideale cercando di scoprire cosa vedere ad Acquaviva delle Fonti.
Si trova alla stessa distanza dalla costa adriatica a est e da quella ionica a ovest e dalla costa è sempre salita gente in cerca di acqua, nei periodi più afosi o durante le siccità. A testimonianza di ciò, i numerosi pozzi – naturali e artificiali – che caratterizzano i suoi dintorni pescando direttamente dalla falda acquifera.
Se il paesaggio è affascinante e il centro storico di questa cittadina di 20.000 abitanti è ricco di monumenti interessanti, la fama di Acquaviva delle Fonti è legata soprattutto all’ospedale Francesco Miulli. Polo di eccellenza medica, serve non solo il comune e le località vicine ma anche, con servizi particolari e specialistici, l’intera regione Puglia. L’ospedale Miulli è un vanto di Acquaviva delle Fonti e una certezza per chi qui vive o viene di passaggio.
Indice dei contenuti
- Storia di Acquaviva delle Fonti
- Palazzi medievali e chiese
- Concattedrale di Sant’Eustachio
- Santa Maria Maggiore
- Palazzo Mari-Doria
- Acquaviva delle Fonti: i dintorni
- Conclusioni
Storia di Acquaviva delle Fonti
Acquaviva delle Fonti nasce in un periodo imprecisato tra il V secolo avanti Cristo e il secolo VIII dopo Cristo. Sicuramente fu colonizzata da popolazioni attirate dalla fertilità del terreno e dalla facilità di trovare l’acqua sotto la superficie del suolo. La sua fortuna, e la sua esistenza sulle mappe, si ha poco prima dell’anno Mille quando divenne una sede vescovile. La ricchezza che ne derivò fece gola a molti, tra cui i Normanni che la conquistarono nel XII secolo.
Passò quindi sotto il dominio degli Svevi, aumentando la propria importanza. Nel corso dei secoli successivi divenne un feudo molto ambito, e nel 1456 divenne parte delle terre dei principi di Taranto. Dopo due secoli di marchesato, nel 1614 l’intera città venne messa in vendita con tanto di bando pubblico. Venne acquistata da un ricco mercante genovese e successivamente affittata da lui ad altri nobili.
Acquaviva rimase un feudo fino al 1806, quando questa forma di governo venne abolita. Entrò a far parte del regno d’Italia come il resto della Puglia e da allora ha vissuto periodi di alti e bassi, di ricchezza e di emigrazione. Attualmente vive di agricoltura, turismo, servizi – legati al famoso ospedale – e sta tentando una rinascita graduale.
Palazzi Medievali e chiese
Avendo subito meno devastazioni dei comuni vicini, Acquaviva delle Fonti ha mantenuto il patrimonio architettonico medievale, appena rimaneggiato dai restauri avvenuti tra i secoli XVII e XIX. Le chiese dal colore candido, i palazzi eleganti, le stradine si intrecciano a tocchi di originale modernità.
Scoprire i percorsi turistici di questa cittadina è una idea di vacanza pugliese particolare che nulla ha da invidiare ai soggiorni lungo la costa.
Concattredeale di Sant’Eustachio
La cinquecentesca Concattedrale di Sant’Eustachio domina il centro storico con la sua facciata bianca abbagliante in cui si apre l’artistico rosone; gli interni sono stati rimodernati nell’Ottocento e custodiscono molte opere d’arte d’epoca.
Santa Maria Maggiore
Santa Maria Maggiore è una chiesa che trae in inganno: l’esterno semplice nasconde un trionfo di decorazioni barocche seicentesche all’interno.
Altre chiese sono Santa Lucia, Santa Chiara e la antica cappella di Santo Staso e mentre andrete in esplorazione per scoprirle vi troverete ad ammirare anche molti splendidi palazzi storici come il Palazzo Vescovile, Villa de Mari, Palazzo Mari-Doria.
Palazzo Mari-Doria
Palazzo Mari-Doria merita una visita più accurata, non solo per la bellezza della struttura seicentesca ma anche perché ingloba nella facciata parti dell’antico castello normanno. È sormontato dalla torre ottagonale, anche essa residuo del castello medievale. Dentro, le oltre cento stanze sono oggi uffici del municipio di Acquaviva.
Due bei monumenti novecenteschi completano la visita guidata di Acquaviva: la Cassarmonica, uno splendido gazebo in pietra del 1930 pensato per i concerti e il Monumento ai Caduti (1960).
Acquaviva delle Fonti: i dintorni
Nei dintorni di Acquaviva delle Fonti si possono fare escursioni nel verde, esplorando la bellissima oasi naturale Gioacchino Carone che consente di camminare tra le “lame” (i letti di torrenti e pozzi asciutti) oppure andando alla ricerca dei quattro Alberi Monumentali di Puglia. Questi alberi sono querce di tipo Roverella, con diversi secoli di vita alle spalle!
Uno strano “monumento” che si trova nei dintorni della città è il Campo dei Missili, una spianata su cui per tutto il XX secolo sono stati ospitati i missili NATO puntati contro la Russia. L’ultimo missile fu tolto nel 1963 ma da allora qui rimane il ricordo della storia del secondo dopoguerra.
A pochi chilometri da Acquaviva delle Fonti sorgono diverse mete turistiche interessanti: Altamura, con il suo spettacolare centro storico di barocco bianco, per esempio, è una scelta da fare, come anche Cassano delle Murge con la sua Foresta Mercadante. Dista appena mezz’ora di macchina. Guidando per 46 minuti sulla Statale 271 da Acquaviva si raggiunge la città di Matera, in Basilicata, e ci si ritrova quindi al centro di un gioiello storico e artistico unico. I mari pugliesi non sono affatto lontani da Acquaviva. Se avete un’auto a disposizione potrete raggiungere facilmente Monopoli, Polignano a Mare, Taranto o Policoro.
E naturalmente è d’obbligo una visita al capolugo, Bari, che dista da Acquaviva solo 25 minuti!
Conclusioni
Abbiamo visto assieme cosa vedere ad Acquaviva delle Fonti, una località situata a pochi chilometri da Bari sarà facilissimo arrivare servendosi delle infrastrutture del capoluogo pugliese.
In aereo si atterra all’aeroporto di Bari, dal quale con gli autobus locali si raggiunge facilmente Acquaviva delle Fonti. In treno esiste una fermata diretta alla stazione di Acquaviva. Ma il mezzo più pratico per arrivare resta sempre l’automobile.
Dall’aeroporto di Bari si arriva tramite la Statale 100 e la Provinciale 83. Chi arriva da altre parti d’Italia seguirà invece l’autostrada A14, da cui molte uscite conducono direttamente ad Acquaviva: Gioia del Colle, Modugno, Bari Zona Industriale. Esiste anche una uscita diretta per Acquaviva, più facile da trovare per chi arriva dalla sponda adriatica.
Sono molti gli autobus delle linee regionali e locali che fanno la spola da e per Acquaviva con il resto della Puglia. La città gode di una posizione centralissima ed è vicina a molti comuni e città importanti.